Mazzolini (Lega): «Sugli investimenti a Sappada il Pd ha le idee confuse»
«Almeno si mettessero d’accordo su ciò di cui parlano, perché uno dice una cosa e l’altro ne afferma un’altra. L’unico risultato è rendersi ridicoli, mostrando una piena confusione».
Parole che Stefano Mazzolini (Lega), vicepresidente del Consiglio regionale, rivolge a Diego Moretti ed Enzo Marsilio, esponenti del Pd. Il primo ha chiesto di “sospendere gli investimenti su Sappada, visti i contenziosi sulla gestione delle strutture dello sci”, il secondo dal canto suo auspica “un collegamento tra Sappada e Piani di Luzza, per aprire un collegamento turistico fra Sappada e il resto della Carnia”.
«Tutto e il contrario di tutto – dice ancora Mazzolini – per polemizzare gratis, senza ricordarsi che negli anni di governo regionale del Pd non è stato messo un chiodo sui poli sciistici, abbandonando la montagna a se stessa».
Il vicepresidente ricorda l’impegno dell’attuale amministrazione Fvg per il rilancio dei centri turistici invernali ed estivi in quota «per i quali – incalza – abbiamo già messo sul piatto, tra Eyof e investimenti vari, 65 milioni di euro. Altri 15 li abbiamo stanziati per le piste ciclabili. Tutto ciò perché, assieme al presidente Massimiliano Fedriga, riteniamo la montagna un cardine per lo sviluppo di tutta l’economia regionale».
Quanto a Sappada, Mazzolini fa notare che «in quella località i problemi non mancano. La maggior parte degli impianti è fatiscente, ne è un esempio la seggiovia Sappada 2000, così come il Monte Ferro ora è abbandonato. Ci sarebbe anche la necessità del collegamento tra Pian dei Nidi e la pista nera, un domani si potrebbe certamente pensare al collegamento tra Sappada e Forni Avoltri, nel quale si trova il Centro biathlon, per il quale la Regione ha stanziato 900mila nella prima concertazione e 1 milione per Eyof 2023. A Sappada ci sarà bisogno di investimenti massicci e importanti. Si decideranno le priorità per questo centro turistico, i temi sul piatto sono parecchi».
«Vorrei ricordare ancora a Moretti e Marsilio – sottolinea Mazzolini – l’ordine del giorno firmato Pd con il quale si chiedeva di non intervenire più sui poli al di sotto dei 1.500 metri di quota. Per fortuna il provvedimento non è passato, perché avrebbe significato uno stop agli investimenti in montagna, mettendo in crisi tutta l’economia del Fvg. Noi, invece, continueremo a stanziare fondi per incentivare lo sviluppo, anche estivo, delle zone montane: tutto ciò ha un senso e i dati lo dimostrano».
Mazzolini, infine, stigmatizza l’atteggiamento divisivo dei due esponenti dem: «Con queste polemiche continuano a mettere zizzania e creare divisioni, quando invece bisognerebbe marciare uniti per avere più forza. Con un atteggiamento di simile chiusura – la chiosa di Mazzolini – non si va da nessuna parte».