Memorie di Massa oggi all’Isis Magrini Marchetti di Gemona
Venerdì 15 aprile a Gemona all’Isis Magrini Marchetti appuntamento con i laboratori nelle scuole del progetto Memoria di Massa, ideato da Renato Rinaldi e Andrea Collavino, che in questa seconda fase indaga l’impatto che le nuove tecnologie hanno avuto sulle istituzioni chiamate a gestire il patrimonio culturale del Paese.
Gli studenti saranno coinvolti nell’affrontare la problematica partendo da alcuni oggetti conservati da loro o dai loro genitori, che hanno un legame con una storia o un frammento di storia della propria famiglia. Attraverso l’osservazione “guidata” di questi materiali sarà possibile recepire informazioni ben più numerose di quelle che si notano a uno sguardo superficiale.
Da questa introduzione si analizzeranno cloud, memorie smart e hard disk e immaginare insieme come difenderci dall’evanescenza e dalla proliferazione continua di enormi quantità di dati che a un certo punto non sapremo più come gestire a meno di non tornare alla capacità di fare selezione.
Inoltre, dove si prospetta un problema nasce una nuova professione, ed ecco che negli ultimi anni si stanno formando spontaneamente delle nuove figure professionali nel campo digitale. Parliamo per esempio del “digital curator”, che si occupa di gestire gli archivi personali e di fornire conoscenze su come “curare” al meglio il proprio archivio. Altra figura che sta prendendo piede è l’“archeologo digitale”, ossia colui che è in grado di ritrovare dati nascosti all’interno di cartelle e di dischi rigidi dimenticati, o di recuperare e studiare pagine web e artefatti grafici della prima cultura di internet. Perciò a livello accademico ci si sta orientando verso l’apertura di nuovi corsi di laurea per formare questi professionisti del mondo digitale, che dovranno avere competenze scientifiche, storiche ed economiche.
Memoria di Massa si avvale del sostegno della Fondazione CRUP, della Fondazione Antonveneta e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, è inoltre realizzato con la collaborazione e il sostegno della Cineteca del Friuli, capofila del progetto, della Radio RAI, l’IPAC – Istituto Regionale per il Patrimonio Culturale FVG – di Villa Manin di Passariano, Il Comune di San Daniele del Friuli attraverso la Biblioteca Guarneriana e con l’Associazione Italiana Biblioteche la Cooperativa Informazione Friulana e Lenghis dal Drac; è inoltre patrocinato dalla Regione FVG e dall’Università di Udine, corso di laurea DAMS di Gorizia.
Info: www.memoriadimassa.org