Mentil (Pd): «Il medico di vallata sta creando difficoltà ai cittadini dell’Alto Friuli»
«La preoccupante carenza di medici di base va affrontata in maniera strutturale e attraverso il coinvolgimento diretto degli stessi professionisti. La risposta che ha dato la Regione, attraverso il medico di vallata, sta creando non poche difficoltà ai cittadini e nel lungo periodo non farà che acuire l’isolamento di un territorio, quello montano, sempre più abbandonato da un sistema sanitario che non riuscirà a dare più risposte di salute pubblica alle aree interne». Lo afferma il consigliere regionale Massimo Mentil (Pd) chiedendo alla Giunta regionale di avviare un’interlocuzione ufficiale con i medici di medicina generale e coinvolgere il Consiglio per affrontare le carenze soprattutto nella zona montana.
«È necessario privilegiare il servizio di prossimità e il rapporto confidenziale esistente tra medico di base e paziente, concetti espressi anche da Fedriga nel suo discorso di insediamento, ma per ora accantonati. Difatti, dopo la soluzione che la Regione ha dato, con il medico di vallata, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini il cui medico si è trasferito. Questi hanno ricevuto indicazioni da parte dell’Azienda sanitaria (Asufc) della possibilità di seguire il medico nel Comune a cui è stato destinato, oppure di cambiare medico, o come terza soluzione di affidarsi al medico di vallata che in Carnia è localizzato a Paluzza o a Villa Santina e nella conca tolmezzina. Visto il valore del rapporto medico-paziente molti hanno optato per la prima soluzione, peccato che in concreto non hanno potuto seguire il proprio medico di fiducia perché aveva raggiunto il tetto massimo di pazienti. Una situazione, questa, vissuta sia nei casi di spostamenti, sia per pensionamenti». Secondo Mentil «tre anni in queste condizioni non faranno che acuire l’isolamento del territorio montano. Comprendiamo che il problema delle carenza di medici non sia banale da risolvere, ma è necessario innanzitutto un confronto per capire anche dagli stessi professionisti se esistono soluzioni percorribili».