Metalmeccanici, annunciato lo sciopero di 8 ore in provincia di Udine
Venerdì 21 febbraio 2025 sciopero unitario di 8 ore dei metalmeccanici di tutte le aziende della provincia di Udine per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e per protestare contro la mancata riapertura delle trattative, “dovuta all’indisponibilità di Federmeccanica e Assistal, che continuano a trincerarsi dietro la loro piattaforma” annunciano Fiom, Fim e Uilm.
Dopo lo sciopero del 13 dicembre e il sit-in davanti alla sede di Confindustria Udine, con centinaia di metalmeccanici scesi in piazza, la mobilitazione continua. L’11 gennaio, Federmeccanica ha convocato i segretari generali di Fim,Fiom,Uilm ma la riunione si è conclusa con l’ennesimo nulla di fatto. In assenza di una ripresa del confronto, i primi di febbraio i sindacati dei metalmeccanici hanno così deciso di dare continuità in modo più incisivo alla mobilitazione, con la proclamazione di otto ore da effettuarsi entro la fine del mese in tutt’Italia, con iniziative articolate a livello territoriale e aziendale.
Venerdì sarà la volta di Udine. “Incroceranno le braccia tutte le aziende metalmeccaniche e dell’installazione di impianti, a partire – dichiarano i Segretari generali di FIOM Cgil Udine David Bassi, FIM Cisl Udine e Alto Friuli Francesco Barbaro e Fabiano Venuti, UILM-Uil
Udine Giorgio Spelat – da Acciaierie Bertoli Safau, Ferriere Nord, Marelli Automotive Lighting, Sirti, Gruppo Cividale, Freud, Faber, e tante altre con anche iniziative di volantinaggio ed informazione ai lavoratori. E contestualmente, è in corso il blocco dello straordinario e della flessibilità, che va avanti da mesi e che sarà gestito in modo ancora più rigoroso e diffuso”.
“Torniamo in campo a protestare – aggiungono Bassi, Barbaro, Venuti e Spelat – per superare l’intransigenza delle nostre controparti e mandare un forte segnale alle aziende con l’intensificazione della lotta. E’ il momento di scioperare in modo sempre più massiccio per la riapertura delle trattative, negoziare le richieste della piattaforma presentata da Fim, Fiom e Uilm e conquistare il rinnovo del Ccnl per le metalmeccaniche e i metalmeccanici. Con la trattativa e con la lotta vogliamo aumentare i salari, contrastare la precarietà, ridurre
gli orari, estendere i diritti e le tutele per tutte le lavoratrici e per tutti i lavoratori”.