Migranti a Villa Santina, il sindaco: “Soluzione giudicata non idonea”
“Sono in corso sopralluoghi da parte di funzionari della prefettura di Udine per visionare a Villa Santina un immobile, pare messo a disposizione da un privato, per poter accogliere migranti entrati clandestinamente in Regione”. Con questo post pubblicato su facebook nel pomeriggio di martedì dal gruppo consiliare di opposizione “Villa Santina – insieme per ricominciare” è scattata in Carnia la preoccupazione generale per il possibile trasferimento di una parte dei richiedenti asilo che in queste settimane stanno arrivando in Friuli Venezia Giulia, portando le varie strutture alla saturazione di posti a disposizione.
“Siamo dell’idea che un normale capannone non possa e non debba essere adibito ad accogliere nessuno, tanto meno dei migranti clandestini – prosegue il post – Chiediamo al prefetto di valutare la situazione con estrema attenzione e chiediamo al Sindaco e alla giunta di non dare (se dovuto) il proprio assenso ad una scelta che in questo momento potrebbe creare grossi problemi a Villa Santina”
L’ipotesi di una nuova tendopoli per la quarantena dei migranti rintracciati in Friuli era iniziata a circolare dopo le dichiarazioni del prefetto di Udine, Angelo Ciuni, il quale aveva ricevuto la disponibilità di un’area privata, un grande capannone, da adibire alla gestione dell’emergenza.
“L’intenzione è quella di allestire una trentina di tende, capienza massima otto persone, all’interno delle quali ospitare piccoli gruppi, al massimo 3-4 – aveva spiegato il prefetto – in modo da evitare grandi assembramenti”.
In serata sempre ieri il sindaco di Villa Santina, Domenico Giatti, ha spiegato di essere stato informato del sopralluogo: “c’è stata una ricognizione del sito di proprietà privata ma è stato giudicato non idoneo ed è del tutto infondata l’ipotesi di un trasferimento di un centinaio di migranti”.