Mobilità lenta per valorizzare il Tarvisiano
“Con il completamento della ciclovia Alpe Adria, che in questa ultima stagione estiva ha già dimostrato le sue grandissime potenzialità, la montagna del Tarvisiano potrà godere di una infrastruttura principe nel sistema della mobilità lenta. Sono certa che questa sia una delle chiavi per lo sviluppo turistico di quest’area, perché esalta la possibilità di conoscere e godere del paesaggio, invita alla sosta e al piacere della conoscenza”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Mariagrazia Santoro, intervenuta oggi al workshop sul Piano paesaggistico tenutosi stamattina a Tarvisio (Ud) e dedicato al tema dei Paesaggi alpini e prealpini. Nell’occasione Santoro ha sottolineato come “i paesaggi che caratterizzano l’area alpina e prealpina della regione non solo rappresentano un valore che va tutelato, conservato e valorizzato, ma sono anche occasione di conoscenza e di fruizione sia per le comunità residenti che per i visitatori.
In questo contesto, particolare significato assume la rete della mobilità lenta che ha come obiettivi favorire l’accesso e la fruizione alla rete dei Beni Culturali e alla rete ecologica, implementare l’interconnessione dei diversi paesaggi tra di loro e coadiuvare i processi di sviluppo turistico sostenibile”. Il workshop, aperto dai saluti del sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni, è il secondo appuntamento del ciclo autunnale di incontri sul territorio dedicati ai diversi ambiti paesaggistici regionali con l’intento di coinvolgere le comunità locali nel processo di formazione del Piano paesaggistico regionale.
L’appuntamento di oggi è stata l’occasione per soffermarsi proprio sulla necessità di definire il PPR anche raccogliendo indicazioni e suggerimenti sulle condizioni e prospettive dei paesaggi regionali direttamente da chi li vive. In questo senso la fase partecipativa del Piano richiede modalità di interazione specifiche e differenziate, tra le quali lo strumento fondamentale è l’Archivio partecipato delle segnalazioni on-line, che è stato attivato dal gruppo di lavoro regionale ed è aperto a tutti i cittadini. “Il Piano paesaggistico regionale – ha ribadito Santoro – non intende porre nuovi vincoli, ma renderli certi ed efficaci, trasformandoli, grazie ad una forte semplificazione burocratica, in opportunità di valorizzazione e di sviluppo. E’ questo il fine ultimo del Piano ed è per questo che lo strumento vive della partecipazione delle amministrazioni e delle comunità locali”.