Montagna, paesaggio, innovazione: il Future Forum chiude a Tolmezzo guardando ai giovani
Per garantire uno sviluppo sostenibile alla montagna è necessario puntare sui giovani e sui bambini, pensando servizi, opportunità di lavoro e impresa per il loro futuro e ancor prima formazione adeguata e qualificata, a partire dall’educazione al paesaggio e alla qualità del territorio, alla conoscenza e all’utilizzo corretto delle nuove tecnologie e in particolare dei social network. «Future Forum ha nel suo Dna lo sviluppo di riflessioni e idee, lo stimolo alla progettualità per il futuro e cioè per i giovani», ha detto il presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo aprendo l’appuntamento conclusivo della quinta edizione: una giornata di lavori a Tolmezzo che ha declinato il claim della manifestazione camerale, “economie della bellezza”, nello sviluppo di uno dei siti Unesco della regione, le Dolomiti Friulane.
Dunque montagna. Dunque paesaggio. Dunque giovani per riportarlo a crescere, «pensando a uno sviluppo sostenibile», ha evidenziato in apertura il sindaco Francesco Brollo, in cui cultura e turismo, ha aggiunto l’assessore regionale Gianni Torrenti, «rappresentano una componente fondamentale per fare economia e occupazione». Con esse, l’innovazione e soprattutto un approccio innovativo al mercato, oltre alla capacità concreta di creare reti, sono fondamentali, come hanno dimostrato gli interventi di Danilo Farinelli, Direttore di Carnia Industrial Park, Franco Sulli, vicesindaco di Verzegnis, e le esperienze di Luca Dorotea, rapper e cantautore conosciuto da tutti come Doro Gjat, e Alessandro Englaro, ingegnere e startupper che, con il suo socio, ha deciso di tornare in Carnia, dove entrambi sono cresciuti, per avviare la sua impresa innovativa insediata ad Amaro, la Akuis, specializzata nella progettazione di macchine robotiche multifunzione per il fitness e la riabilitazione. Ilvicesindaco di Verzegnis ha parlato di un progetto di educazione allo sviluppo sostenibile collegato a un piano di insediamento produttivo agricolo che il suo comune sta sviluppando, partendo dall’assunto che «dal 1990 al 2010, la perdita superficie agricola utilizzata è stata del 55% e di aziende agricole addirittura dell’86%. L’idea è stata di ripartire dalle scuole, perché solo così il territorio si salva», ha detto, evidenziando le specificità del progetto che mira a rilanciare un’offerta scolastica qualificante, ponendo in relazione la scuola anche con mondo agricolo-agrolaminetare e la conoscenza e la difesa dell’ambiente per i bambini. Contestualmente, il piano insediamento produttivo agricolo comporta il recupero di oltre 3 ettari e mezzo di superficie, da destinare ad aziende agricole del territorio, utilizzando colture ortofrutticole autoctone per realizzare iviali della biodiversità, in cui curare tutte le specie che si stanno perdendo. «Quello che mi aspetto è avviare una collaborazione coordinata – ha detto Sulli –, in cui operatori e istituzioni si mettano assieme per dare coordinamento ai progetti che arrivano dal territorio». Doro Gjat ha poi parlato della sua esperienza d’impresa in campo artistico e musicale in montagna, esempio di chi ha fatto della sulla sua appartenenza territoriale la base stessa d’ispirazione della sua passione – diventata poi un’occupazione – e punto di forza della sua comunicazione, basata prevalentemente sui social network. «La Carnia non è più un “ghetto” geografico grazie ai social. È perciò di fondamentale importanza – ha detto Dorotea nel suo applauditissimo intervento – dare un’educazione ai ragazzi sui social, educazione che cominci dalla componente matematica, dall’algoritmo, fino alla componente di comunicazione e branding. Quando si parla ai ragazzi nelle scuole è necessario prepararli a un approccio consapevole, insegnargli a leggere una realtà in continuo mutamento», perché le nuove tecnologie, se conosciute e utilizzate con cognizione, consentono nuovo lavoro e nuova occupazione.
Come dimostra la startup presentata da Englaro, che dopo il liceo a Tolmezzo si è laureato in ingegneria aerospaziale a Padova e dopo varie esperienze lavorative fuori regione è tornato a casa, con il suo socio, architetto e anche lui tolmezzino, perché ha trovato le condizioni migliori per dare avvio ad Akuis. «Abbiamo depositato un brevetto internazionale e siamo tornati in Carnia, dove abbiamo ricevuto molto supporto e molta concretezza, con un’attenzione altamente concentrata su di noi al Carnia Industrial park. Qui – ha detto – il fatto di essere in poche imprese può essere un’opportunità per avvicinare giovani e startup, c’è chi ti segue e aiuta a cercare incentivi e agevolazioni, una sede a costi accessibili, c’è il supporto di consulenti e mentor come utili guide imprenditoriali». E anche per Englaro nel futuro c’è la rete: «In particolare – ha detto – noi adesso ci stiamo impegnando nella formazione di una rete di imprese locali che integrino tutte le componenti, i prodotti e i servizi che servono per realizzare i nostri progetti e anche per reperire personale qualificato».
All’ultima giornata del Future Forum sono intervenuti anche Sandro Fabbro dell’Università di Udine, e Paolo Castelnovi di Landscape for Torino, il segretario generale di Mecenate 90 Ledo Prato, Vittorio Cogliati Dezza della Segreteria Nazionale Legambiente, Valeria Garibaldi, vicedirettore Area Ambiente Fondazione Cariplo (che ha invitato anche gli under 35 a presentare progetti sulla montagna per il premio-finanziamento RestartApl, www.restartalp.it, entro il 16 aprile), Fiorello Primi, presidente del Club I borghi più belli d’Italia e Giorgio Tecilla, direttore Osservatore del Paesaggio Issa Provincia Autonoma di Trento. Al pomeriggio hanno preso parteMichele Morgante, presidente del Consorzio Innova Fvg, Alessandro Leon, presidente Cles Economia, Edoardo Colombo, esperto di innovazione nei turismi. Ha partecipato alla giornata anche il Segretario esecutivo della Convenzione europea del paesaggio Maguelonne Déjeant-Pons.