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Moretti e Mentil (Pd): «Il nostro obiettivo è tutelare i territori montani»

«Gli squilibri che sarebbero stati causati dal riparto ai Comuni montani dei profitti derivanti dalle concessioni idroelettriche erano stati evidenziati dal Pd fin dall’iter di approvazione della legge. L’obiettivo è sempre stato la tutela del territorio, il resto è sterile e inutile propaganda, ben lontana dal merito della questione». Lo affermano i consiglieri regionali Diego Moretti e Massimo Mentil replicando alla dichiarazioni del consigliere regionale Stefano Mazzolini riguardo al trasferimento ai Comuni montani dei proventi provenienti dalle concessioni idroelettriche.

«Dispiace che il collega Mazzolini, come succede spesso, anziché entrare nel merito del tema trattato, ricorra alla tiritera, ipocrita e falsa, accusando chi c’era prima. A questa non risponderemo, tanto è strumentale e inutilmente polemica. D’altronde è noto che Mazzolini segua assai poco i lavori consiliari e l’iter di formazione delle leggi, più preoccupato di postare foto e selfie sui social, che di compiere il ruolo di consigliere regionale». A Mazzolini, Moretti e Mentil ricordano che «durante tutto l’esame della legge regionale sull’idroelettrico come gruppo Pd (sia con il relatore Conficoni, sia con Enzo Marsilio) con specifiche proposte di emendamento, avevamo posto la necessità di aumentare, nel riparto dei canoni concessori, la percentuale a favore della Comunità di montagna rispetto ai singoli Comuni, proprio per favorire e privilegiare i progetti di area vasta ed evitare squilibri e diseguaglianze nei bilanci dei Comuni». Lo stesso, continuano, «avevano detto, nelle audizioni sulla norma e nei successivi incontri con l’assessore Scoccimarro, l’allora sindaco di Paluzza, Mentil e il presidente della Comunità di montagna e sindaco di Ravascletto, Ermes De Crignis. Forse Mazzolini o non ricorda o, se c’era, dormiva. Continueremo nella battaglia a favore del territorio, è una questione di giustizia. Al vice sindaco di Cavazzo Carnico Fior, invece, diciamo che molto volentieri andremo a trovarlo – concludono – per confrontarci sulle proposte migliorative della legge: le due questioni che abbiamo sollevato non sono affatto in contraddizione».