Moretuzzo: «Trasporto scolastico di 31 Comuni a una ditta di Lecce, affossate le imprese friulane»
Da Lignano Sabbiadoro a Treppo Grande passando per Sacile e Monfalcone: saranno i mezzi di un operatore della provincia di Lecce a garantire il servizio di trasporto scolastico, un settore delicatissimo che paga le conseguenze della mala gestione degli appalti regionali, come previsto diversi mesi fa dal Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia. La buona notizia, di pochi giorni fa, è che i Comuni del Friuli-Venezia Giulia non saranno più obbligati ad aderire alle gare centralizzate per l’acquisizione di beni e servizi gestiti dalla Centrale Unica di Committenza, ma avranno la libertà di provvedere alle proprie necessità con altre procedure, sganciandosi dalla logica di un sistema che penalizza fortemente imprese ed enti locali del territorio. Una misura inevitabile, quella assunta recentemente dalla Giunta regionale, a lungo sollecitata dal Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia, che, per primo, ha denunciato le forti criticità della CUC. Nell’accogliere positivamente l’annuncio della cancellazione del vincolo legato alla centralizzazione degli appalti pubblici, il capogruppo Massimo Moretuzzo si era detto, però, preoccupato per le gare già assegnate, alcune delle quali hanno avuto come esito l’affidamento dei servizi a grandi operatori economici con sede fuori regione, comportando una perdita di lavoro per le piccole e medie imprese locali e alcuni casi di forte aggravio di costi rispetto agli anni precedenti per gli enti locali.
L’ennesima conferma arriva dall’esito della gara per la gestione del servizio di trasporto scolastico da quasi 39 milioni di euro che ha interessato 48 Comuni del Friuli-Venezia Giulia, fra i quali Majano, Cassacco, Tarcento, Resiutta e Treppo Grande.
«Su 12 lotti – spiega Moretuzzo – solo in un caso è stata presentata un’offerta da parte di un operatore economico della regione – Autoservizi Fvg Spa Saf – che si è aggiudicata un lotto della gara, per i lotti restanti – 2 dei quali andati deserti – sono pervenute offerte solo da due operatori con sede nelle province di Bari e Lecce ed è quest’ultimo che se li è aggiudicati quasi tutti, andando così a gestire il servizio in 31 Comuni. Aumentano così i milioni di euro che la nostra Regione – persistendo nell’errore di ignorare i segnali di allarme che arrivavano da più parti – ha consegnato a realtà economiche con pochi, se non nulli, ritorni economici sul territorio regionale. Questo è il risultato per non aver tenuto minimamente in considerazione i punti di vista di imprese ed enti locali. L’esito definitivo di questa gara – conclude Moretuzzo – rischia di essere la pietra tombale sull’attività di molte aziende friulane legate al trasporto pubblico locale, uno dei settori più colpiti dalla crisi conseguente all’emergenza Covid-19».