Morte Davide Astori, aperta un’indagine per omicidio colposo
La procura di Udine disporrà domani gli esami autoptici sul corpo di Davide Astori, il capitano della Fiorentina trovato senza vita ieri nella sua stanza dell’Albergo La di Moret. Lo ha annunciato oggi il procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo.
L’autopsia dovrà accertare eventuali reati come ad esempio “se qualcuno gli abbia dato qualcosa“, ipotesi che al momento “è puramente astratta”. Il procuratore ha poi precisato che Astori “era già morto da alcune ore quando è intervenuto il medico legale“. La procura ha disposto l’acquisizione della documentazione sanitaria relativa al calciatore della Fiorentina e la società calcistica ha dato la disponibilità a fornire il materiale.
E’ stata intanto quindi stata aperta un’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti. “E’ un dovere accertare se la morte di Astori è avvenuta per tragica fatalità o se qualcuno avrebbe dovuto percepire qualcosa“, ha detto De Nicolo, sottolineando che “in questo momento non c’è nessuna responsabilità di qualcuno, che ci sembra potrebbe rispondere di qualcosa”. L’avvio di questa procedura giudiziaria “ci permette di individuare responsabilità se ci sono in chi lo seguiva”.
La stanza 118, al primo piano dell’ala nuova dell’hotel “Là di Moret” in cui Astori dormiva da solo, era in ordine. A quanto si apprende da fonti investigative, non è stato trovato nulla di anomalo. Il giocatore era steso a letto sotto le coperte. Il malore, un probabile arresto cardiocircolatorio per cause naturali, lo avrebbe colto nel sonno. E’ plausibile che il difensore non si sia dunque accorto di nulla. L’ultimo whatsapp Astori lo aveva scambiato intorno alle 23.30 di sabato sera con il compagno di squadra Marco Sportiello, con cui aveva da poco terminato una partita alla play station. Il portiere lo aveva avvisato che aveva dimenticato le scarpe nella sua stanza. Davide gli aveva risposto che le avrebbe prese la mattina seguente
I genitori e i fratelli dello sfortunato calciatore hanno passato la notte proprio “Là di Moret”. Il padre e la madre erano stati raggiunti ieri mattina dalla drammatica notizia del decesso del figlio, contattati telefonicamente dai dirigenti della Fiorentina che si trovavano a Udine in ritiro con la squadra. Comprensibilmente sconvolti dal dolore, si sono messi in auto insieme ai fratelli di Davide e hanno raggiunto Udine intorno alle 15. Poi si sono spostati nelle celle mortuarie dell’ospedale Santa Maria della Misericordia dove hanno trascorso il pomeriggio. La compagna Francesca Fioretti è arrivata all’obitorio di Udine nel tardo pomeriggio sempre di ieri, seduta sul sedile posteriore di una monovolume, capo chino e gli occhi gonfi di pianto. E’ rimasta con Davide e i suoi familiari per oltre un’ora. Poi è ripartita per Firenze.