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Moruzzo, Consiglio comunale unito per il medico di base e il rilancio dell’ospedale di S.Daniele

E’ stato un Consiglio comunale vivace quello che il 25 gennaio scorso si è riunito in seduta straordinaria urgente a Moruzzo per affrontare un tema delicato e molto sentito da tutta la cittadinanza, ovvero la grave carenza di medici di medicina generale sul territorio del Friuli Collinare e in particolare nel comune di Moruzzo, dove in seguito al pensionamento, nel maggio dello scorso anno della dottoressa Rosalba Donati De Conti, il numero dei medici di medicina generale si è ridotto da due a un solo medico.
Oltre al problema dei medici di base, durante il consiglio si è discusso anche del futuro dell’ospedale di San Daniele del Friuli, recentemente trasformato per buona parte in ospedale COVID. L’intero Consiglio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per dare un mandato ampio, forte e condiviso al sindaco Albina Montagnese e alla sua giunta per far emergere, con l’Azienda Sanitaria e con il Distretto, i problemi rilevati negli ultimi mesi per quanto concerne l’assistenza medica di base e l’ospedale di San Daniele.

“Sul Medico di base – ha spiegato il sindaco -, ci eravamo già mossi ancor prima del pensionamento della dottoressa Donati De Conti, chiedendo con gran forza all’allora responsabile del distretto che Moruzzo venisse inserita come zona carente, condizione non scontata in base alle norme vigenti, ma necessaria per avere la garanzia della nomina di un secondo medico nel nostro comune. Abbiamo evidenziato come il nostro comune si estenda in tre frazioni abbastanza distanti dal capoluogo e in diversi borghi dove sono maggiormente concentrate le persone anziane, che hanno difficoltà negli spostamenti. La nostra segnalazione è stata accolta e per Moruzzo è stato avviato un bando per l’assegnazione del secondo medico di base che é stato finalmente individuato nell’ottobre dello scorso anno. Purtroppo il medico vincitore del concorso, per problemi personali, pochi giorni dopo Natale ha annunciato alla nostra Amministrazione di voler rinunciare all’incarico”.

“Attualmente – ha rimarcato l’assessore alle Politiche Sociali Manuela Liva – l’unico medico rimasto si trova a dover gestire un carico di pazienti molto elevato e spesso fuori dall’ambulatorio si formano lunghe code di pazienti in attesa di esser visitati. Oltre a questo, a breve la situazione si aggraverà ulteriormente, poiché a brevissimo andranno in pensione altri quattro medici di base che svolgono il loro servizio in comuni limitrofi al nostro e che hanno accolto diversi pazienti che risiedono nel nostro comune”.

In questo senso pertanto il mandato ampio e unitario del Consiglio Comunale al sindaco servirà per attivarsi con l’Azienda Sanitaria Friuli Centrale al fine di individuare una soluzione, anche temporanea, per la sostituzione urgente del medico di base e per riconfermare Moruzzo come zona carente.
“Vista la pandemia e l’emergenza in corso, diverse soluzioni potrebbero essere subito applicabili a portata di mano facendo sinergia con l’azienda sanitaria sottolinea nuovamente il sindaco anche utilizzando delle risorse proprie del comune se dovessero servire o il volontariato per funzioni di supporto”, aggiunge Liva.

“Ricordiamo lo stato di emergenza in cui siamo – ha detto il vicesindaco Enrico Di Stefano . e quanto sia importante una buona capacità anche dei medici di base per isolare subito i casi di contagiosità da una parte e per dare risposte a tutti quei pazienti che in questo momento non trovano risposte dalle strutture ospedaliere”.

Il mandato ampio dato al sindaco contiene poi tutta una serie di considerazioni circa il destino dell’ospedale di San Daniele, da sempre Ospedale del territorio, da alcuni mesi trasformato in presidio ospedaliero Covid e che continua funzionare come ospedale soltanto per la parte ambulatoriale e ostetrico/ginecologica, avendo ridotto al minimo tutte le attività delle altre specialità.

“E’ necessario che ci sia un progetto per il futuro del nostro ospedale già prima che sia finita l’emergenza Covid – dice ancora Di Stefano -. Dobbiamo recuperare i primariati che sono in questo momento sguarniti o che rischiano a breve di esserlo e costruire un nuovo progetto di territorio e ospedale dove l’ospedale per acuti sia in grado da solo di dare le risposte al 90% delle necessità sanitarie che si verificano sul nostro territorio, lasciando all’ospedale hub solo quelle attività e quelle tematiche che non possono essere trattate. Un progetto che deve essere frutto di un rafforzamente e miglioramento tecnologico, si veda ad esempio la risonanza di ultima generazione inaugurata pochi giorni fa, ma anche di un maggior coordinamento del territorio”.

Il capogruppo Maiero, al termine della seduta, ha ringraziato tutto il consiglio, maggioranza e minoranza, per il bel dibattito e per il confronto positivo avente al centro un tema, quello della salute, che interessa a tutti.