Musica folk da tre regioni nelle uccellande di Montenars
Riparte a Montenars la rassegna “Note nei roccoli”, promossa dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese con il patrocinio del Comune di Montenars e della Pro Montenars e con il sostegno della Regione. Alla rassegna collaborano attivamente i proprietari delle uccellande storiche ancora presenti sul territorio di Montenars, sottoposte ad assidui interventi di potatura e manutenzione.
I roccoli sono boschetti a pianta arrotondata, piantumati e attrezzati un tempo per la cattura degli uccelli. A Montenars ce n’erano una sessantina sulle selle e lungo i crinali dei monti, di questi solo quattro sono sopravvissuti sino ai nostri giorni, ben conservati, pregevoli per le dimensioni e il fascino delle forme.
Le uccellande costituiscono un proscenio originalissimo per lo svolgimento dei concerti: la scenografia è costituita dai fitti corridoi di carpini che danno forma alle architetture vegetali, all’esterno degli impianti arborei lo sguardo può allargarsi alla pianura puntando dritto al mare. Da una quindicina d’anni l’Ecomuseo delle Acque è impegnato in un progetto che punta a far conoscere e a valorizzare queste antiche strutture vegetali, riconvertendole ad altre funzioni di tipo naturalistico, didattico e culturale.
Nell’estate 2022 la rassegna di concerti sarà alla sesta edizione. Gli spettacoli riguarderanno musiche tradizionali e popolari di territori diversi, proposte da musicisti provenienti da Friuli, Veneto e Liguria.
Si parte il 19 giugno, alle 15.30 al Roccolo di Pre Checo, con l’ensemble “Parcè No?” inFriûl in musiche. L’amore per la propria terra porta il gruppo a studiare il repertorio della tradizione musicale friulana e a farlo proprio attraverso particolari arrangiamenti e una ricerca timbrica accurata. Dallo studio del passato ad oggi, la curiosità per il nuovo è un altro tratto che accomuna i quattro artisti: l’esplorazione del Friuli musicale dei giorni nostri, nella produzione di autori e gruppi contemporanei, si accompagna al desiderio di dare spazio alla propria creatività attraverso composizioni originali in lingua friulana. Si esibirà la formazione composta da Alessio de Franzoni (fisarmonica, cornetta e clarinetto), Roberto Foglietta (chitarra, percussioni e voce), Sara Rigo (fisarmonica, corno e voce), Ilaria Colussi (violino, voce).
Secondo appuntamento il 24 luglio, alle 17, al Roccolo di Manganel con il Duo Valla Scurati ne “L’Appenino suona”. Profondamente legati al loro territorio e in particolare a Cegni, paese di Giacomo ed Ernesto Sala (pifferai tra i più importanti del secolo scorso), Stefano Valla (piffero) e Daniele Scurati (fisarmonica) sono i continuatori diretti del repertorio musicale tradizionale legato al piffero (oboe popolare) e alla fisarmonica. Il duo porta avanti una duplice attività suonando nelle feste dei paesi dell’Appenino, dove il ballo è tuttora uno dei fondamentali momenti di aggregazione (feste patronali, matrimoni, sagre, carnevali) e nell’ambito di rassegne e iniziative musicali con concerti in Italia e all’estero.
A seguire, il 21 agosto, alle ore 17, al Roccolo del Postino il Trio Na Fuoia in Musica delle Dolomiti. “Na Fuoia” significa una foglia nella parlata ladina del Cadore. Il gruppo esegue una musica raccolta direttamente dagli ultimi suonatori tradizionali e in parte basata sulle melodie inedite contenute in un vecchio manoscritto di fine Ottocento, rinvenuto a San Vito di Cadore, senza per questo rinunciare a nuove composizioni che risentono di un gusto più moderno. Il progetto musicale del trio rappresenta un ponte tra tradizione e modernità, nell’ottica di conservare e rinnovare la musica tradizionale delle vallate dolomitiche a cui appartiene. Si esibirà la formazione composta da Andrea Da Cortà (organetto, mandola, dulcimer, autoharp, clarinetto, armonica, scacciapensieri e banjo), Annachiara Belli (violino); Pina Sabatini (chitarra e voce).
Conclusione della rassegna il 4 settembre, alle ore 17 al Roccolo di Spisso, con Green Waves Trio, in Folk d’Irlanda. I musicisti del gruppo provengono da percorsi diversi ma con la comune passione per la musica irlandese, talvolta anche bretone e galiziana e per le contaminazioni etniche: dal violino alla gaita galiziana, dalla fisarmonica al clarinetto e al tin whistle, passano da arrangiamenti in stile puramente popolare fino a contaminazioni che spaziano su altri orizzonti acustici. Il loro è un itinerario nell’immaginario dell’Irlanda in cui vivaci melodie e allegri paesaggi sonori si intrecciano ad accenni di musica epica o a momenti in cui l’anima celtica riecheggia, mantenendo alto e vivo il senso della tradizione dell’Isola di smeraldo con un grande impatto e una fervida vitalità. Nella formazione Lorenzo Marcolina (clarinetto, tin whistle, cornamuse e gaita), Massimiliano D’Osualdo (fisarmonica e tastiere), Fulvia Pellegrini (violino).
(nella foto il Roccolo di Pre Checo)