Nel futuro delle UTI Fvg l’elezione diretta
“In termini di prospettiva, credo che si potrà ragionare per introdurre modalità di elezione diretta della governance delle Uti che se fossero state introdotte in prima battuta avrebbero però creato un cortocircuito. Ma ci vuole molto tempo”.
È una delle aperture che l’assessore regionale alle Autonomie locali, Paolo Panontin, ha fatto sabato sera intervenendo all’incontro sull’impatto della riforma delle Uti sui Comuni della Carnia, organizzato dall’associazione Pro Carnia 2020 a Tolmezzo.
All’incontro, introdotto dagli interventi del presidente dell’associazione, Romano Lepre, e dall’excursus storico sulle forme di governo amministrativo del territorio carnico tracciato dall’ex consigliere regionale Giulio Magrini, è intervenuta Elena D’Orlando, docente di diritto regionale all’Università di Udine.
D’Orlando ha analizzato punto per punto la riforma delle Uti, valutandone opportunità e criticità. Una di queste, secondo la giurista, è proprio la non eleggibilità diretta dell’Assemblea. “Un’oggettiva criticità a cui il Legislatore regionale può mettere riparo”, ha indicato D’Orlando.
Panontin ha assicurato che il monitoraggio sugli effetti della legge è in corso e che correttivi possono essere apportati, ma ha indicato che “al netto delle contestazioni di stampo meramente politico, il problema che ravvedo nell’applicazione della riforma riguarda il necessario salto culturale che territori e amministratori sono chiamati a fare”.
“Questa legge non è perfetta, può essere calibrata e ringrazio qualificati relatori come D’Orlando per i preziosi contributi, ma rivendico obiettivi e finalità di un processo che sarà irreversibile”, ha concluso l’assessore al termine del dibattito a cui sono intervenuti numerosi amministratori locali in una affollata sala Gortani.