Nives Meroi e Romano Benet si raccontano nel cuore delle Dolomiti
“Il bene Unesco non sarebbe nulla senza la collaborazione attiva di chi vive e lavora in questi territori”.
Così l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio del Friuli Venezia Giulia e presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, Mariagrazia Santoro, nella suggestiva cornice del Rifugio Pordenone a Cimolais, nel cuore delle Dolomiti Friulane, ai piedi del leggendario Campanile di Val Montanaia, in occasione dell’incontro intitolato “Dalle Dolomiti all’Annapurna”, che ha visto protagonista la coppia di cordata composta da Nives Meroi e Romano Benet.
“Le Dolomiti – hanno spiegato Meroi e Benet – ci hanno insegnato ad amare e apprezzare la lentezza e il silenzio. Abbiamo imparato ad avvicinarci alla naturalità e all’essenzialità”.
Meroi e Benet affrontano le montagne insieme da oltre trent’anni. La loro esperienza comprende alcune fra le vie più difficili delle Alpi, dove si sono resi protagonisti di imprese quali, la prima invernale al Pilastro Piussi alla parete nord del Piccolo Mangart di Coritenza e quella alla Cengia degli Dei, sullo Jof Fuart; e infine l’ultima, quella dell’Annapurna. L’avventura che ha decretato Meroi e Benet essere la prima coppia al mondo ad aver scalato insieme tutti i quattordici 8 mila metri della Terra.
“La capacità di cambiare passo, io e Romano – ha raccontato Nives Meroi – l’abbiamo imparata nelle Dolomiti. Volevamo fuggire dallo stereotipo, allora in voga, che queste montagne fossero un parco giochi per turisti annoiati; volevamo arrivare, insieme alla nostra essenza e a quella stessa delle Dolomiti, scrigno di emozioni imparagonabili”.
All’incontro, a cui era presente un folto pubblico (foto in alto), ha partecipato anche lo scrittore Erri De Luca, noto appassionato di montagna. Nel 2005, proprio assieme alla Meroi, ha partecipato ad una spedizione himalayana, narrata nel libro intitolato “Sulla traccia di Nives”.