No al Messâl, in tanti alla Messa in friulano di Villanova di San Daniele
L’appuntamento era alle 15 alla Chiesetta di San Giacomo a Villanova di San Daniele del Friuli e in tantissimi hanno risposto alla chiamata di Glesie Furlane che domenica 26 novembre ha voluto celebrare una Messa in lingua friulana dopo la decisione della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) di non approvare la traduzione in lingua friulana della Tertia Editio Typica del Messale.
“Le messe non si celebrano contro qualcuno o per protesta – ha evidenziato pre Romano Michelotti, presidente di Glesie Furlane e parroco di Villanova di San Daniele -. Siamo qui per pregare in Lenghe Furlane perchè noi preghiamo con la nostra gente e col Padre Eterno che comprende anche la nostra lingua. Ringraziamo il nostro Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzoccato che coi Vescovi del Friuli ha sostenuto l’istanza presso la Cei”.
Ad affiancare pre Romano Michelotti anche mons. Giordano Cracina parroco di Zuglio e mons. Rizieri De Tina, parroco di Nimis.
In un mondo in cui il secolarismo sta tristemente svuotando le Chiese anche qui in Friuli, ieri sul prato della Chiesetta di San Giacomo, affacciata sul Tagliamento, nonostante il freddo, oltre 400 persone hanno pregato e intonato i canti della tradizione liturgica friulana, chiedendo l’approvazione del Messâl Roman par Furlan, confermando il valore che la Lenghe Furlane rappresenta a livello religioso, culturale, istituzionale e popolare.
“Ringraziamo tutti coloro che ci sono stati vicini in questi giorni: istituzioni civili, religiose e culturali, i mezzi di informazione, ma soprattutto tanta gente che ha sostenuto con grande dimostrazione di civiltà e maturità l’istanza di poter vedere approvato il Messâl Roman par Furlan – ha sottolineato Christian Romanini, direttore dell’Anuari di Glesie Furlan -. C’è stata una risposta positiva che ci dà grande speranza per questa che non vuole essere una battaglia o una protesta, ma l’affermazione di un diritto per tutto il Friuli e per le minoranze linguistiche”.
Intanto continuano le adesioni alla petizione on line: in una settimana sono 1800 firme in una settimana, oltre alle 22mila visualizzazioni e 1500 condivisioni. Per chi volesse aderire è ancora attivo il link (CLICCA QUI).