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No al premio di produzione, lavoratori mobilitati alla LimaCorporate di San Daniele

“Dopo un lungo percorso di confronto durato mesi, rilevatosi infruttuoso, sulla trattativa del rinnovo degli accordi integrativi all’interno della LimaCorporate di Villanova di San Daniele, le RSU e le segreterie territoriali si sono riunite in assemblea giovedì scorso con le lavoratrici ed i lavoratori, decidendo di aprire una fase di mobilitazione, proclamando il blocco totale dello straordinario ed un primo pacchetto di 16 ore di sciopero”.

Parole di Fabiano Venuti delle FIM-CISL e David Bassi della FIOM-CGIL, che aggiungono: “Le motivazioni che hanno portato a questa importante e complessa fase sono da ritrovarsi nella chiusura da parte della Direzione Aziendale ad elargire un premio di produzione per l’anno 2021. Da una prima e apparente disponibilità al confronto,  dopo 10 mesi di discussione e trattativa, l’azienda ha dichiarato l’indisponibilità alla distribuzione dell’elemento premiante per i dipendenti della LimaCorporate, cosa mai successa in oltre un ventennio di contrattazione sindacale”.

“Questo tipo di comportamento da parte della Direzione Aziendale e della proprietà, il fondo svedese EQT, non è tollerabile – aggiungono i due sindacalisti -, in quanto l’impegno e la dedizione di tutti i lavoratori ha permesso di raggiungere in questo 2021 un risultato di tenuta globale della società ed un miglioramento delle performance aziendali in una fase complicatissima, ancora fortemente condizionata dalla pandemia”.

“Unitamente alla vertenza aziendale, si unisce anche la mobilitazione nazionale promossa da Cgil Cisl e Uil nei confronti del Governo, che alla data odierna non ha ancora fornito risposte soddisfacenti alle richieste formulate sulla riforma di pensioni, ammortizzatori sociali e sulla destinazione dei fondi del PNR”, concludono Venuti e Bassi.