Nuovo ponte sul Fella, Mazzolini: «15 milioni di euro per il progetto strutturale»
«Il Ponte sul Fella si classifica come uno dei grandi progetti che dal 2018 attendeva una soluzione logistica efficace. Dopo attenti studi ingegneristici, anche la parte procedurale che anticipa quella della gara di affidamento dei lavori è quasi giunta al termine, tutto grazie al dialogo tra la Regione e Fvg Strade, che in questi anni hanno lavorato in sinergia per trovare le soluzioni migliori». Lo afferma Stefano Mazzolini, vicepresidente del Consiglio Regionale, che aggiunge: «Il progetto strutturale, da quasi 15.000.000 di euro, prevede la realizzazione di un nuovo ponte che andrà a sostituire la vecchia struttura e risolvere in maniera univoca e definitiva il problema della viabilità in quel tratto, permettendo al traffico di mezzi leggeri e pesanti di riprendere il normale flusso. Per me e per la Regione è un grande successo, ottenuto con la creazione di un decreto ad hoc e la collaborazione tra enti. Abbiamo reperito le risorse finanziare e definito il progetto. Possiamo dire che vediamo finalmente la luce in fondo al tunnel, o forse più corretto dire in fondo al ponte».
La lunghezza complessiva dell’impalcato sarà di 342,50 metri. La cadenza delle campate è stata studiata affinché la realizzazione delle nuove opere di sottofondazione afferenti alle 6 pile non
interferisca con quelle delle 17 pile esistenti. Ne consegue che il posizionamento delle spalle e delle nuove pile è il risultato di un compromesso tecnico economico suffragato altresì dal calcolo idraulico analitico. È quindi emerso che l’attuale ponte stradale, per poter essere ancora utilizzato necessitava di interventi di ristrutturazione molto più complessi e profondi di quanto inizialmente ipotizzato. Il suo stato di conservazione, infatti, pregiudicava la possibilità di poterlo impiegare, anche solo in via provvisoria, durante le opere di adeguamento del ponte ferroviario.
L’unica soluzione percorribile era quindi quella della sua completa demolizione e la decisione di dotarsi di un nuovo ponte stradale lungo la SS 52, rifatto nella stessa posizione planimetrica di quello esistente.
«Per quello specifico tratto – aggiunge Mazzolini – la definizione di responsabilità ed oneri ha richiesto tempi idonei per poter avviare la macchina amministrativa. Attualmente l’intervento è allo stato di progetto definitivo esecutivo. Per il ponte sul Fella manca la risposta del MASE, all’istruttoria avviata già da tempo dalla Regione. Se entro il 30 aprile si concludesse la procedura di non assoggettabilità Via, sarà possibile approvare il progetto definitivo ed esecutivo e partire con la gara. L’opera è di valenza nazionale e noi come Regione abbiamo in questa e omologhe casistiche, sempre lavorato per facilitare le operazioni e portare a casa i risultati».
«Per quello specifico tratto – aggiunge Mazzolini – la definizione di responsabilità ed oneri ha richiesto tempi idonei per poter avviare la macchina amministrativa. Attualmente l’intervento è allo stato di progetto definitivo esecutivo. Per il ponte sul Fella manca la risposta del MASE, all’istruttoria avviata già da tempo dalla Regione. Se entro il 30 aprile si concludesse la procedura di non assoggettabilità Via, sarà possibile approvare il progetto definitivo ed esecutivo e partire con la gara. L’opera è di valenza nazionale e noi come Regione abbiamo in questa e omologhe casistiche, sempre lavorato per facilitare le operazioni e portare a casa i risultati».
Dal 2018, s’era imposta la necessità di utilizzare l’ex ponte ferroviario per dare continuità alla SS 52, nella fase provvisoria di realizzazione della nuova opera. Ad oggi è stato quindi eliminato il semaforo che regolava il senso unico alternato sul ponte lungo la SS52; è stato interdetto al traffico il ponte lungo la SS 52 ed il traffico è stato deviato, a doppio senso di circolazione, sull’ex ponte ferroviario all’uopo adeguato.
Una volta conclusi i lavori di realizzazione del nuovo ponte stradale, l’ex ponte ferroviario verrà consegnato alla Regione, che potrà disporne l’uso. «Anticipo già che il ponte della ferrovia sarà utilizzato per la ciclabile, andando finalmente a congiungere le ciclabili della Carnia a quella dell’Alpe Adria, sviluppando dal punto di vista slow tutto il territorio dell’Alto Friuli».