Ok alla legge sulle Portatrici Carniche, borsa di studio dedicata alle donne
Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato stamani all’unanimità una legge per la valorizzazione della memoria delle “Portatrici carniche”. Durante la Prima guerra, esse ebbero un ruolo importante nelle operazioni belliche sulla montagna friulana, trasportando viveri, medicinali e munizioni da fondovalle alle prime linee, usando gerle che potevano pesare anche 40 chilogrammi. Le donne si facevano inoltre carico del trasporto a valle dei feriti, mettendo a repentaglio la vita sotto il fuoco nemico.
La legge istituisce una borsa di studio in memoria delle portatrici e un premio biennale a una donna che costituisca un esempio di coraggio e dedizione nel concorso alla realizzazione di una convivenza fondata su valori di pace e solidarietà. Previsti anche un contributo al Comune di Paluzza (Udine) per realizzare un’area espositiva museale e risorse finanziarie per il recupero dei sentieri che percorrevano, la creazione di un portale web, iniziative rievocative e itinerari culturali. Per il biennio 2017-2018 la legge ha una dotazione di 75 mila euro.
Come sottolineato dal relatore unico, Vincenzo Martines (Pd), “il provvedimento vede la luce nel 70/o anniversario della nascita della Repubblica italiana e del riconoscimento dei diritti elettorali delle donne. Le portatrici hanno ben rappresentato, tra il 1915 e il 1917, lo spirito di solidarietà, altruismo, sacrificio e servizio delle donne nel sostenere i combattenti al fronte in una delle zone più delicate di confine durante il primo conflitto mondiale, l’area definita Zona Carnia, ossia dal monte Peralba a Montemaggiore, che comprende le valli dell’Alto Tagliamento, Degano, But e Fella”.
Tra le portatrici spicca in particolare la figura di Maria Plozner Mentil, medaglia d’oro al valor militare, uccisa a 32 anni da un cecchino austriaco, alla quale sono stati intitolati una caserma a Paluzza, un monumento a Sabaudia (Latina) e uno a Timau (Udine).