Da Osoppo a Porto Nogaro, inizia l’era del nuovo Consorzio industriale unico del Friuli
“Il nuovo Consorzio di sviluppo economico per l’area del Friuli rappresenta l’asse dell’industria friulana ed interpreta al meglio le politiche industriali che abbiamo scelto di intraprendere tre anni fa avviando la riforma dei consorzi”. Lo ha affermato il vice presidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, intervenendo al convegno “I consorzi di sviluppo economico – Strumenti di razionalizzazione, innovazione, promozione e integrazione dei sistemi infrastrutturali stradali, ferroviari, portuali” tenutosi nel municipio di San Giorgio di Nogaro.
“La partita dei consorzi – ha ricordato Bolzonello – era legata al più ampio tema della competitività del sistema economico regionale, in un momento in cui era chiaro che la crisi economica non era stata fino ad allora affrontata per ciò che era realmente, ovvero un cambio di paradigma dei sistemi socio-economici globali per i quali servivano strumenti nuovi”.
Per restituire competitività ai consorzi, secondo Bolzonello “sono stati strategici idee e investimenti su quattro assi: logistica, ricerca e innovazione, export e energia, a cui si aggiunge la professionalizzazione dei Consigli di amministrazione che ha conferito ai consorzi industriali il management necessario a dialogare con i nuovi mercati”.
Il nuovo Consorzio di sviluppo economico locale per l’area del Friuli, provvisoriamente denominato Cosef, nasce dall’accorpamento tra Consorzio per lo sviluppo industriale del Friuli centrale, Cipaf (comprendente le aree industriali di Osoppo, Gemona e Buja), i comuni di Cervignano del Friuli, Terzo di Aquileia e San Giorgio di Nogaro con le industrie dell’ex Aussa – Corno e l’area industriale di Cividale del Friuli.
Complessivamente la nuova realtà, che verrà formalizzata nei prossimi mesi, conta una superficie di 20,61 chilometri quadrati con 285 imprese insediate e 10.200 addetti.
“È evidente che al sistema dei consorzi – ha sottolineato Bolzonello – va affiancata la forza di una portualità regionale unitaria e di una retroportualità che comprenda gli Interporti di Cervignano del Friuli e Pordenone, quest’ultima con il ruolo chiave di cerniera con il Veneto”. Il vice presidente ha infine annunciato che “nel prossimo assestamento di bilancio ci saranno nuove risorse per rafforzare i finanziamenti delle linee contributive sui Consorzi”.
Al convegno hanno preso parte, tra gli altri, anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Mariagrazia Santoro, il presidente del Consorzio per lo sviluppo industriale del Friuli Centrale, Renzo Marinig, il presidente del Cipaf, Luigi Bottoni, il presidente dell’Autorità portuale del mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino, l’europarlamentare Isabella De Monte e il vice presidente del Consiglio regionale, Paride Cargnelutti.