Palio das Cjarogiules e Golosets Amôr di Contrada, a Paluzza è tempo di tradizioni
È il grande appuntamento d’estate con la tradizione carnica nella sua antica espressione, nel cuore (non solo geografico) di queste incontaminate montagne del Friuli Venezia Giulia, al confine con l’Austria. A Paluzza, il 10 e 11 agosto torna l’attesissimo weekend del Palio das Cjarogiules, un vivace evento rievocativo che da 38 anni vede sfidarsi un bel numero di contrade (quest’anno 15) in rappresentanza non solo delle frazioni del paese, ma anche dell’intero territorio limitrofo al comune di Paluzza, in una corsa con gli antichi mezzi di trasporto tipici di queste montagne: la cjarogiule (un assale con ruote e timone) appunto e la louze (slitta in legno).
Organizzato dall’Associazione Culturale Giovins di Chenti di Paluzza, con il sostegno della Comunità di Montagna della Carnia e del Comune di Paluzza, il Palio è al centro di una vera e propria kermesse folkloristico-culturale che prevede costumi d’epoca, musica e danze popolari, intrattenimenti di ieri e una vera aria di festa che richiama ogni anno moltissimo pubblico. Ad andare in scena – grazie alla rassegna gastronomica parallela Golosets: Amôr di Contrada, che prende il via sabato 10 agosto dalle 18:00 e continua anche la domenica – nei chioschi di specialità tipiche che variano di contrada in contrada è anche la tradizione culinaria carnica. Non sarà possibile resistere a orzotto con i funghi, cjarsons (tipici ravioli ripieni), maltagliati con burro e ricotta affumicata, pasta al ragù di cervo, polenta abbinata a frico di patate, spezzatino, selvaggina o formaggio di malga, insalata di cavolo cappuccio con cicciole di lardo, taglieri d’alpeggio, arrosto di maiale e i dessert d’un tempo, come gnocchi dolci, frittelle di mele o alle erbe, torte caserecce ecc. A fare da contorno alla rassegna gastronomica, sono in programma fino a tarda notte in piazza 21 -22 luglio il concerto con i Cinque Uomini sulla cassa del morto, dj set, Miss Palio e il so biel (concorso di bellezza a coppie, in costume carnico) e spettacolari fuochi d’artificio e musica.
La curiosità di tutti è comunque per le sfide del Palio, in programma domenica a partire dalle 17:00, dopo la Sfilata e la presentazione delle contrade: alle donne viene richiesto di correre trascinando una cjarogiule carica di 15 kg di fieno, mentre gli uomini sono chiamati a tagliare porzioni circolari di tronco d’abete con il segaccio (seon), assemblare e assicurare un carico di legna di 1 quintale sulla cjarogiule, da trainare poi per le vie del paese nel minor tempo possibile per assicurarsi la miglior posizione di partenza nel Palio vero e proprio. E c’è persino un mini-palio speciale per i bambini. 15 le contrade sfidanti: PAR DAUR (vincitrice dell’ultima edizione), Vile, Place, Cente, Somavile, Liussul e Tausie, Granducato di Casali Sega, Naunine, Cleules, Somprat, Sudri, Gombe da Poc, Curcuvint, Riu e Incjaroi.
La festa prende il via già nella mattinata con la solenne Santa Messa del Palio in Duomo e una serie di piacevoli e inconsueti appuntamenti. Per un tuffo completo nel passato, in programma alcune rievocazioni medievali, con un accampamento d’epoca e l’esibizione di giocolieri, trampolieri del fuoco, sbandieratori e suonatori di tamburo. E poi, attività per piccini e grandi, come l’Angolo dei bambini e il Mercatino di hobbistica Fatto a Mano. Il Palio das Cjarogiules rientra nel Bando Borghi PNRR “Il Bosco nel Borgo-Il Borgo nel Bosco”, un progetto di rigenerazione culturale e sociale che racconta il valore intrinseco del legno, portato avanti dai Comuni di Sutrio e Paluzza.
Per la giornata di domenica sono stati predisposti dei bus navetta dalla zona industriale (in frazione Rivo) al centro di Paluzza, in servizio tra le 11 e le 22 e con passaggi ogni 10 minuti.
Informazioni
Associazione Culturale Giovins di Chenti A.P.S. – Paluzza – www.paliodipaluzza.it
Dell’iniziativa si è parlato a “RadioAttiva“, la trasmissione di Radio Studio Nord condotta da Cristian Comelli in onda da lunedì al venerdì dalle 10 alle 12, con Andrea Di Centa.
Proponiamo l’audio.