Paluzza e Passo Monte Croce, Mazzolini: «C’è differenza tra buona e cattiva politica»
Il vicepresidente del Consiglio Regionale Stefano Mazzolini risponde alle critiche mosse dal consigliere del PD Massimo Mentil riguardo alla gestione dei ristori e alla situazione di Paluzza. «Inutile litigare con chi è rancoroso, cieco di fronte alla realtà e mosso unicamente dalla volontà di difendere le proprie convinzioni e di non voler cambiare nulla – commenta – . Avrei lasciato perdere, non volevo abbassarmi al suo livello. Tuttavia ho il dovere come vicepresidente del Consiglio di informare i cittadini e aiutarli a capire la differenza tra buona e cattiva politica. Il consigliere o non conosce la macchina amministrativa, perché nuovo del mestiere, o mente spudoratamente. L’amministrazione regionale ha trasparenti appuntamenti annuali chiamati Finanziaria e assestamento di bilancio per discutere degli stanziamenti di denaro».
Mazzolini critica poi Mentil per aver definito la situazione di Paluzza “alla canna del gas”: «Mi chiedo se non prova vergogna visto tutti gli anni nei quali è stato il sindaco. Cosa ha fatto per evitare il declino in tutto questo periodo?».
L’esponenete leghista si sofferma poi sul Passo di Monte Croce Carnico, definendolo «una questione di carattere internazionale che coinvolge la Regione, l’Italia e l’Austria. Non è un problema solo di Paluzza, quindi. Come rappresentanti regionali dobbiamo avere una visione di vantaggio dell’intero Friuli Venezia Giulia e non guardare solo al nostro piccolo orticello di voti».
Mazzolini difende poi il suo recente incontro con le europarlamentari Anna Cisint e Elisabeth Dieringer, volto a portare la questione all’attenzione dell’Europa: «Entrambe concordano sulla necessità di una galleria come unica soluzione che possa portare vantaggi significativi. Se riusciamo a convincere l’Unione Europea a partecipare nel finanziamento dell’opera, abbiamo fatto bingo. Pensando al vantaggio di tutti, ci sarà vantaggio anche per i comuni limitrofi al Passo».