I Papu portano ad Artegna il loro “Prete ruvido”
Secondo appuntamento con la stagione teatrale di Artegna, promossa da ERT, Comune e Amici del Teatro. Sabato 16 dicembre i Papu, al secolo Andrea Appi e Ramiro Besa, porteranno al Teatro Monsignor Lavaroni, il loro più recente lavoro, Un prete ruvido, dedicato alla memoria di monsignor Giuseppe Lozer, parroco a Torre di Pordenone dall’inizio del Novecento. La serata avrà inizio alle 20.45.
Prete ruvido, combattivo e contrastato, impegnato in innumerevoli attività in campo sociale, a 40 anni dalla scomparsa lascia un segno ancora presente nel ricordo di chi l’ha conosciuto. Don Giuseppe Lozer è stato un talento di intelligenza, partecipazione sociale e carità cristiana in balìa di un carattere sanguigno, difficilmente controllabile e sempre pronto allo scontro non solo verbale in una Pordenone che stava passando dalla civiltà rurale ottocentesca a quella industriale del Novecento.
Le lotte sindacali contro lo sfruttamento degli operai nei cotonifici, la vita estremamente misera del popolo, l’emigrazione, la crisi di una Chiesa che stentava a stare al passo con i tempi, le guerre mondiali e, tra di esse, il fascismo, sono solo alcuni degli scenari nei quali don Lozer si è trovato a vivere, perennemente frustrato nelle sue ambizioni a causa di limiti caratteriali da lui stesso riconosciuti e contro i quali non è mai sceso a compromessi. E, su tutto, costante ed ispirata, la qualità che più di tutte lo ha contraddistinto: una carità cristiana sincera e cristallina, riconosciuta persino dai suoi più acerrimi detrattori.
Un prete ruvido è uno spettacolo che, in modo non convenzionale, vuole ripercorrere la vita di un protagonista del nostro territorio senza timori reverenziali né prevenzioni, senza condanne, né santificazioni.
Lo spettacolo verrà replicato nel circuito ERT anche venerdì 26 gennaio al Teatro Odeon di Latisana e venerdì 16 febbraio all’Auditorium Comunale di Zoppola. Maggiori informazioni e prenotazioni chiamando gli Amici del Teatro (0432 977105) e al sito www.ertfvg.it.