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Parte da Osoppo la ricca stagione dell’Ecomuseo delle Acque del Gemonese

Domenica 21 maggio inizia la stagione ricca di eventi dell’Ecomuseo delle Acque del Gemonese. Anche quest’anno verranno organizzati concerti, letture, visite ed escursioni guidate alla scoperta dei luoghi di maggiore interesse del Gemonese, talvolta defilati, secondo l’impostazione che caratterizza le proposte ecomuseali: conoscere e interpretare il territorio nella sua complessità, mettendo in relazione gli aspetti storici con quelli geografici, naturalistici, artistici. Da maggio a ottobre, roccoli, corti, piazze, palazzi, chiese, aree archeologiche dei sei comuni del territorio dell’Ecomuseo (Gemona, Artegna, Buja, Majano, Montenars, Osoppo) saranno frequentati e vissuti dai partecipanti agli eventi, richiamati dalla musica e dalle parole.

Ad Osoppo in mattinata, con ritrovo alle 9.30 presso il Parco della Colonia, è in programma un’escursione lungo l’Anello di San Rocco, in collaborazione con ForEst: si andrà alla scoperta della straordinaria biodiversità vegetale dei due colli minori di Osoppo, il Colle di San Rocco e il Col Vergnal, pure caratterizzati dalla presenza di elementi storico-culturali di rilevante interesse (itinerario di 7,5 km di facile percorrenza, durata dell’escursione 3,5 ore). Nel pomeriggio, dalle 15, si svolgerà una visita al parco archeologico del Forte, il colle più elevato di Osoppo che conserva una stratificazione di costruzioni e avvenimenti di varie epoche, in collaborazione con la Società Friulana di Archeologia.
Iscrizioni entro le ore 18 del venerdì che precede le iniziative inviando una mail a info@ecomuseodelleacque.it oppure chiamando il 338 7187227.

L’Anello di San Rocco è un itinerario caratterizzato da un’elevata geodiversità (i canali intrecciati del Tagliamento, i rilievi conglomeratici dei colli, il fenomeno delle risorgive) e biodiversità (i prati magri, i boschi termofili, le numerose specie di orchidee selvatiche), a cui si aggiungono salienze storico-artistiche e culturali di notevole interesse (la chiesa di San Rocco, la bressana del Col Vergnal). L’area, compresa nella pianura alluvionale del Campo di Osoppo-Gemona dove opera l’Ecomuseo, è sito della Rete ecologica Natura 2000.

Il Forte di Osoppo è posto a nord dell’abitato. La posizione e la conformazione del colle ne hanno fatto un presidio naturale frequentato dall’uomo fin dalla protostoria. Recenti prospezioni archeologiche hanno permesso il recupero di reperti riferibili a frequentazioni nell’Età del bronzo, ma soprattutto hanno accertato una presenza romana fin dal II sec. a.C. Paolo Diacono inserisce il colle tra i castra longobardi assediati dagli Avari nel 610. Dal periodo medievale il rilievo si trasforma, con la costruzione di mura e fortificazioni, in una imprendibile fortezza militare infeudata ai Savorgnan. Nella parte meridionale del Forte sono visibili impronte fossili di mammiferi risalenti a 5 milioni di anni fa.

(nella foto di Graziano Soravito, impronte fossili sul Forte di Osoppo)