Parte la nuova stagione alla Casa delle Farfalle di Bordano
Sabato 24 marzo parte la nuova stagione alla Casa delle Farfalle di Bordano. Le serre tropicali tornano a fremere di vita con l’arrivo delle nuove farfalle e di tante nuove specie a popolare “la più grande giungla italiana”.
Come al solito le farfalle continueranno a volare nelle serre di Bordano fino alla fine di settembre, ogni singolo giorno, senza pause, dalle 10 alle 18.
Le novità della stagione 2018 si concentrano prima di tutto sulla qualità dei servizi al visitatore. Si va da una migliorata informazione di base, con piante e mappe della struttura, a snelle brochure informative. Soprattutto si punterà sui servizi per i ragazzi e i bambini: “Abbiamo capito che il più importante visitatore in strutture come le nostre, è il bambino – dice Stefano Dal Secco, presidente di Farfalle nella Testa, il gruppo che porta avanti la Casa delle Farfalle – In un certo senso i genitori o i nonni sono al seguito. È il bambino che decide di venire qui, ed è il bambino che decide quanto tempo trascorrere nelle serre e nella mostra. In fondo, gli adulti che ci vengono da soli sono quelli che riescono a tornare bambini, di tanto in tanto”. Questo fa parte di un progetto a lungo termine di Farfalle nella Testa, per creare una community di ragazzi amanti della natura. “Abbiamo sperimentato percorsi specifici e un’offerta su misura per i bambini nella nuova mostra “Animal Ninja” a Naturama, ed è stato un successo maggiore delle aspettative”. Entro qualche settimane anche alla Casa delle Farfalle partiranno le missioni per giovani esploratori naturalisti. “I ragazzi che sono entrati nel club dei piccoli naturalisti tramite Naturama sono già alcune centinaia, e ci aspettiamo una notevole crescita con l’estensione del progetto anche a Bordano”.
Non mancheranno tuttavia i nuovi animali. “Da alcuni anni – ci spiega il responsabile scientifico Francesco Barbieri – stiamo lavorando sugli insetti sociali, per preparare una grande mostra che è uno dei obiettivi principali nei prossimi anni. Formiche, api e termiti, hanno davvero tanto da raccontarci e da insegnarci. Questi insetti sono le specie presenti in numero più grande sul pianeta e sono tra le poche specie animali organizzate in società complesse quasi come quella umana”. Le serre di Bordano ospiteranno da questa stagione una comunità di formiche tagliafoglia: originarie dell’America tropicale sono forse il solo esempio di specie animali che praticano l’agricoltura, oltre all’uomo.
L’interesse del pubblico per i giardini di farfalle tropicali è in decisa crescita. La Casa delle Farfalle di Bordano, che è diventata ormai il punto di riferimento per questo settore, e continua a fare scuola fungendo da modello per le nuove serre che si aprono in molte parti d’Italia.
“Ma dobbiamo fare i conti prima di tutto con il nostro territorio – continua Dal Secco – Il Friuli Venezia Giulia ha degli incredibili margini di crescita nel turismo. Gli studi dicono che siamo sul podio in Italia, per potenzialità in questo settore. A un convegno, di recente, si diceva che in tanti diventano pazzi per creare dei pacchetti con fiocchi e fiocchetti, in modo da rendere attrattive alcune mete che nella sostanza hanno poco da offrire. Questa regione ha fior di offerte, per il turista italiano e straniero; ci manca solo la carta per incartarle. Occorre far partire sinergie, creare reti e lavorare insieme. Smetterla di curare il proprio orto”.
L’offerta di ristorazione, all’esterno della Casa delle Farfalle, è sempre stata considerata un servizio accessorio, dove sbranare un panino o tracannare una birra. Da questa stagione la gestione dei chioschi avverrà in collaborazione con “Friulando”, una rete d’impresa che Farfalle nella testa ha fondato insieme ad altri cinque soggetti friulani, con lo scopo di promuovere le interazioni tra natura ed enogastronomia e creare offerte congiunte per i turisti che arrivano in regione. “Nel giro di un paio d’anni – conclude Dal Secco – insieme a Friulando faremo della zona chioschi alla Casa delle Farfalle un’importante vetrina dell’enogastronomia del Friuli Venezia Giulia”.