Partita da Palmanova la colonna dei volontari di Protezione Civile per l’Abruzzo
E’ partita questa mattina alle ore 5.00 dalla Centrale operativa di Palmanova la colonna mobile composta da 23 mezzi con 80 #volontaridivalore di 30 Gruppi comunali di Protezione Civile accompagnati da quattro funzionari. Attivata nella serata di ieri dal Dipartimento nazionale della protezione civile, dopo un rapido briefing iniziato alle 4.30, i mezzi, attrezzati per lo sgombero neve (pale, 9 frese manuali, 3 camion con lama, 2 spargisale, 2 motocarriole, una fresa cingolata) sono partiti con destinazione Montorio sul Vomano in provincia di Teramo, salutati dall’Assessore alla Protezione civile Paolo Panontin e dal Direttore Luciano Sulli. Come sempre pronti a partire dove c’e’ bisogno di intervenire.
FVG Strade nel frattempo fa sapere che la colonna di mezzi in funzione sgombero neve partita da Udine mercoledì sera, sta operando oggi lungo le strade del comune di Pretoro in provincia di Chieti (nella foto di apertura). In quell’occasione la colonna era formata da due frese lancia neve, un furgone dotato di officina mobile, un altro furgone per il rifornimento, un autocarro gruato dotato di lama sgombero neve e di spargitore di cloruri, un fuoristrada, due autocarri con rimorchio per trasporto mezzi e un pala bobcat.
“Ho ritenuto opportuno essere presente all’incontro di questa mattina – ha detto Panontin – per salutare i volontari, ringraziandoli per la disponibilità e per il loro attaccamento alla Protezione civile. Oltre ad augurare loro buon lavoro, ho raccomandato a tutti di prestare gli aiuti avendo cura della personale sicurezza”.
L’assessore Panontin fa inoltre sapere che in questi minuti “è al vaglio la possibilità di inviare sul posto alcune squadre composte da personale del servizio addetto al rilevamento delle valanghe, visto l’elevato rischio registratosi in quelle zone a causa delle abbondanti precipitazioni nevose di questi giorni”.
LA VALANGA SULL’HOTEL
Sono state trovate vive 6 persone all’Hotel “Rigopiano” a Farindola sul Gran Sasso, spazzato via da una slavina di immense proporzioni. Tra i sopravvissuti c’è una bambina, ha aggiunto il viceministro dell’interno Filippo Bubbico al Gr1. Al momento i superstiti sono ancora sotto le macerie – si trovano sotto ad un solaio – e i vigili del fuoco hanno più volte parlato con loro. Due elicotteri stanno per far scendere i medici e dare soccorso ai superstiti.
I soccorritori hanno lavorato per tutta la notte, in condizioni estreme, alla ricerca della trentina di dispersi. Con le temperature ampiamente sotto lo zero, i soccorritori hanno lavorato grazie all’ausilio delle fotocellule ma a ritmi ridotti: non ci sono infatti le condizioni di sicurezza necessarie per operare in maniera massiccia e, dunque, si è preferito ridurre il numero degli uomini impegnati. Nel corso della notte le turbine e le ruspe hanno proseguito inoltre il lavoro per liberare la strada che sale all’hotel e consentire una migliore circolazione dei mezzi di soccorso. Da ieri sono stati estratti due corpi dalle macerie. La Procura ha aperto un’indagine per omicidio colposo.