Patteggia dopo l’accusa di favori ai detenuti del carcere di Tolmezzo
Ha patteggiato ieri davanti a GUP del Tribunale di Udine l’ex infermiera tolmezzina di 60 anni – in servizio all’epoca presso il carcere di Tolmezzo – accusata di aver ricevuto denaro o la promessa di denaro da alcuni detenuti o dai loro familiari, anche sotto forma di prestiti da restituire, per portare loro notizie della famiglia o viceversa, comprese notizie in merito al loro stato di salute. Gli episodi si sarebbero verificati tra il 2010 e il 2011 e le somme richieste variavano dai 300 ai 3.000 euro. Tra i detenuti che avrebbe aiutato in questo modo figurano anche un boss della camorra e due in regime di alta sicurezza.
La donna ha patteggiato la pena – un anno e otto mesi di reclusione con la condizionale – a 10 mesi di reclusione, sospesa; pena sospesa anche alla moglie di uno dei detenuti, 41 anni di Palermo, chiamata in causa per uno degli episodi in contestazione. Il giudice ha prosciolto un familiare di un altro detenuto, disponendo nel contempo 5 rinvii a giudizio per gli altri imputati. Stralciata per legittimo impediamento la posizione del boss della camorra e di due suoi familiari.