Pedalate con il cuore alla “Indoor Cycling Event” di Tolmezzo
Una “pedalata del cuore” e non solo: Tolmezzo ha ospitato la prima edizione di “Indoor Cycling Event”, chiamando a raccolta gli appassionati delle varie discipline del Fitness con l’obiettivo di raccogliere una somma da destinare ai terremotati del centro Italia. Hanno risposto numerosi e l’evento con il contributo di sponsor locali (Palestra Punto Fitness Tolmezzo, Crossfit Tolmezzo, Graphic Service, Antincendio Service, Idrotherm Elettrica, DI.BE Distribuzione bevande Amaro, F4 Finestra 4 srl, Albergo Al Benvenuto Tolmezzo, Angeli Sport Tolmezzo, Physio riabilita in equilibrio Tolmezzo, Elettrocarnia, Lavorazione Legnami, Bar Tripoli, Pasticceria Manin, LP Lattonerie), ha consentito di disporre di un gruzzolo, 1500 euro, che è stato devoluto per un’iniziativa di solidarietà.
La Carnia, come gran parte del Friuli, ha vissuto sulla propria pelle la tragedia del terremoto e ora quarant’anni dopo, è pronta a restituire il debito di riconoscenza contratto in quei giorni drammatici quando l’incubo delle scosse sembrava non finire mai. Nella gara di generosità ha trovato un “gemello” emiliano, i modenesi dell’Associazione Culturale “Fuori bordo” di Mirandola che attraverso il progetto “Uniti non tremiamo”, si occuperà di dirottare la somma a chi ne ha bisogno.
Carnici ed emiliani doppiamente uniti: quattro anni fa il dramma del terremoto si è abbattuto anche su una porzione d’Emilia. E sono state proprio le analoghe vicissitudini a far incontrare i due gruppi che hanno trovato nel coordinatore nazionale della Federazione Italiana Fitness Vincenzo Calisti, una sensibile sponda per la loro iniziativa.
L’evento è stato curato dal gruppo Indoor Cycling della Palestra Punto Fitness di Tolmezzo e ha avuto nella Marathon Spinning (quattro ore sui pedali con i ritmi di musiche curate da Pietro Berti di Radio Studio Nord, che hanno trascinato gli appassionati), il pezzo forte della giornata: la “pedalata del cuore”, appunto, con l’augurio che per i destinatari della solidarietà si trasformi in una “pedalata di speranza”.