Piano Ambulanze, Gemonese scoperto, e i Comitati tornano all’attacco
Il territorio del Gemonese coperto solo da un’ambulanza. È quanto successo nella giornata dell’11 maggio. La postazione di Chiusaforte doveva essere coperta da un mezzo della Croce Rossa Italiana, ma il suo equipaggio è stato trasferito ad Ampezzo, che, secondo il piano regionale delle emergenze dovrebbe essere una postazione di primo soccorso sulle 12 ore con ambulanza di tipo A (con autista soccorritore e infermiere, senza medico).
Finora però, la Regione non aveva ancora stanziato le risorse per avviare il servizio. Attualmente, Ampezzo deve coprire le necessità di Sauris, causa alcuni lavori stradali che hanno comportato un allungamento del tragitto per raggiungere la sede ospedaliera dalla valle del Lumiei. Secondo i calcoli della Regione, il servizio di emergenza avrebbe dovuto essere garantito dall’elicottero, ma, per varie ragioni (condizioni meteo avverse e in caso di alcune patologie) non può garantire il servizio. Quindi, l’ambulanza di Chiusaforte è andata a coprire la postazione di Ampezzo (ancora sfornita di mezzo di soccorso stabile) e una delle due ambulanze di Gemona è stata mandata a coprire la postazione di Chiusaforte. Questo significa che sull’intero Gemonese, c’era solo un’ambulanza.
“Purtroppo la giornata dell’11 maggio ha dimostrato quanto il piano regionale delle emergenze sia, a nostro parere, nato zoppo, visto che i mezzi previsti dal piano non sono ancora attivi sul territorio e si giochi sulla vita delle persone spostando ambulanze da un posto all’altro – attaccano i comitati in difesa del San Michele – lasciando scoperti a turno zone importanti dell’Alto Friuli. É anche chiaro ormai come l’assessore Telesca abbia tentato di vendere alla gente la carta dell’elicottero per rassicurarla, falsamente, sul piano della sicurezza, dal momento che invece, nella realtà, l’utilizzo dell’elisoccorso sia possibile solo in determinate situazioni, che non rappresentano certo la maggior parte dei casi”.
Che cosa sarebbe successo se l’ambulanza del Gemonese avesse dovuto portare un paziente in rosso a Udine sguarnendo il Gemonese stesso? Quali sarebbero stati i tempi di risposta provenienti da altri ospedali per eventuali emergenze? Si ricorda che in occasione della visita del presidente Mattarella, le disposizioni hanno previsto l’elisoccorso dedicato, motivandolo nero su bianco con il fatto che l’ospedale hub di Udine è troppo distante Invece noi persone normali cosa siamo?”.