Più servizi in Alta Carnia per la prima infanzia, proposta l’istituzione di asili nido e sezioni primavera
Il contrasto allo spopolamento della Carnia passa anche attraverso il potenziamento dei servizi per famiglie con bambini d‘età compresa tra i 6 mesi e i 3 anni.
Ecco che, con le risorse messe a disposizione dalla strategia per il “Futuro dell‘Alta Carnia“, sindaci e dirigenti scolastici delle aree di progetto propongono di potenziare l’offerta attivando due nuovi asili nido, uno a Comeglians e uno nella Val But, dove viene sollecitata anche l‘istituzione di una sezione Primavera, proposta caldeggiata pure dal comune di Socchieve.
Le indicazioni sono state raccolte durante gli incontri organizzati recentemente dall‘Uti della Carnia nelle vallate (Tagliamento, But e Degano) per definire come orientare le attività previste dall‘Accordo di programma quadro. Le proposte e, in generale, i piani di lavoro relativi alla formazione (adulti compresi) sono state portate all‘attenzione anche dell‘Ufficio scolastico regionale. “Abbiamo recepito le varie sollecitazioni di amministratori, presidi e insegnanti – si legge in una nota – e, ora, attraverso l‘Uti, braccio operativo nonché soggetto attuatore di iniziative proprie, provvederemo ad avanzare le proposte per la loro approvazione. Rafforzare la rete dei servizi può senza dubbio rappresentare una condizione favorevole per mamme e papà tale da trattenere famiglie già costituite e attrarne di nuove nelle zone dell‘alta Carnia. Questo è il nostro auspicio e pertanto lavoreremo in questa direzione“.
Tra le varie attività sollecitate, anche il potenziamento del servizio di pre e post accoglienza: già attivato dal comprensivo di Ampezzo che si propone di coordinarlo per tutti i comuni della Val Tagliamento, partirà anche in Val But (anno scolastico 2019–2020, scuole primaria e infanzia) e successivamente in Val Degano. Definite anche le sedi e le attività dei “territorial labs”, i laboratori didattico formativi improntati all‘approfondimento di un tema collegato alle risorse locali, esperienze che permetteranno agli studenti di conoscere attraverso il fare” supportati dall‘assistenza di docenti e personale esperto e che si alterneranno ad uscite sul territorio orientate anche alla diffusione della cultura di impresa.
Il piano prevede di approfondire il tema della ceramica a Ovaro, della lavorazione del legno a Forni Avoltri e Paluzza, agroalimentare invece ad Ampezzo, comunicazione e informatica a Zuglio. Iniziative specifiche (soggiorni linguistici per gli alunni delle terze medie) saranno intraprese anche per il potenziamento della lingua tedesca, baricentro sarà Paluzza dove sarà istituito il centro di certificazione linguistica. In ogni vallata inoltre saranno istituti i “civic centre“, spazio destinato alla formazione degli adulti secondo i principi del “Life Long Learning“.
L‘Uti della Carnia, infine, si prenderà carico di adeguare le dotazioni informatiche di cui i plessi scolastici sono sprovvisti per garantire le stesse attrezzature in ogni scuola.