Ponte sul Fella, Mazzolini: “Velocizzare i tempi di permessi e autorizzazioni”
«Vista la preoccupazione per la strada sul ponte del Fella, ho voluto incontrare il presidente di Fvg Strade Simone Bortolotti per capire lo stato di avanzamento dei lavori. Le mie perplessità riguardano soprattutto gli utenti regolari che sono costretti ad usufruire di un servizio provvisorio». Le parole di Stefano Mazzolini, Vicepresidente del Consiglio Regionale Fvg, lasciano intuire la volontà netta di cambiare passo con il cantiere sul ponte del Fella e permettere oltre al ripristino della normale viabilità, anche l’avvio dei progetti che riguardano il collegamento ciclopedonale con Amaro, Tolmezzo e la Carnia.
«Terminata l’opera del ponte – aggiunge Mazzolini-, ci sarà poi la possibilità di avanzare con la ciclabile, pensando di farla passare sull’ex ponte della ferrovia e collegare così la ciclabile Alpe Adria a Tolmezzo e di conseguenza alla Carnia. Durante l’incontro con il nuovo Presidente di FVG Strade, oltre ad aver fatto presente il disagio che l’Alto Friuli sta vivendo, in accordo con l’assessore Amirante, ho proposto che è il caso di cambiare passo, coinvolgere i sindaci di Amaro e Venzone per poter trovare la via più rapida per ottenere le autorizzazioni da Roma, infatti l’opera, dopo aver passato tutte le autorizzazioni regionali, deve ora avere l’ok da Roma. L’opera costerà circa 20 milioni di euro, somma già stanziata e messa a disposizione dalla Regione e in questo caso ringrazio il Presidente Fedriga per l’importante sostegno economico. Si tratta quindi, come dicevo, di velocizzare i tempi di permessi e autorizzazioni che richiede un’opera di tali proporzioni».
Il 12 febbraio la commissione tecnica aveva chiesto delle integrazioni al proponente che erano state trasmesse il 27 febbraio, con la pubblicazione della documentazione il 5 marzo. Il parere positivo della Regione contenuto nella delibera di giunta regionale 762/2024, era arrivato poi il 6 giugno e trasmesso alla Commissione VIA (Commissione Valutazione Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente) che attualmente sta valutando le tempistiche e le modalità di avanzamento.
«La realizzazione di quest’opera è urgente e quanto mai necessaria» conclude Mazzolini