A Pontebba 15 migranti impegnati nel volontariato
È stato firmato oggi a Pontebba un Protocollo d’intesa tra la Prefettura di Udine, la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Pontebba e la Caritas dell’Arcidiocesi friulana per l’integrazione dei migranti attraverso Lavori di Pubblica Utilità (LPU).
Al momento Pontebba ospita 15 richiedenti asilo che sono alloggiati in una struttura della parrocchia. Il documento siglato oggi stabilisce che le attività da svolgere saranno individuate dal sindaco in accordo con la Caritas e saranno riservate ai cittadini stranieri che hanno presentato l’istanza per il riconoscimento della protezione internazionale.
Una delegazione di essi era anche presente alla sottoscrizione dell’Accordo da parte della vicario del prefetto di Udine Sandra Allegretto, dell’assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti, del sindaco di Pontebba Ivan Buzzi e del direttore del Centro Caritas di Udine Luigi Gloazzo. Ha presenziato alla breve cerimonia anche una rappresentanza dei Corpi di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.
“I richiedenti asilo che si apprestano a svolgere l’attività di volontariato esprimono in questo modo la gratitudine e la riconoscenza verso la comunità che li accoglie”, ha dichiarato Torrenti, sottolineando che i 15 profughi seguiranno dei corsi di lingua italiana e di sicurezza.
“Anche questo è un aspetto importante – ha aggiunto l’assessore – trattandosi di un veicolo attraverso il quale si facilita l’integrazione e allo stesso tempo si predispongono le condizioni affinché il lavoro dei richiedenti asilo si svolga al meglio sia nel loro interesse che nell’interesse di tutta la comunità, arricchita da queste opere tese al bene pubblico di Pontebba”.
L’Accordo stabilisce che l’adesione dei migranti deve essere “libera, volontaria e gratuita” che le attività “dovranno essere rese sempre con la supervisione di un educatore o di un tecnico al fine di garantire la massima realizzazione delle potenzialità educative e formative”.
A questo proposito è stato già individuato un cittadino di Pontebba attualmente disoccupato. “E questo – conclude Torrenti – è l’ultimo ma non meno importante aspetto in un contesto dove c’è reciproco scambio di riconoscenza e benefici”.