Poste, scattano i presìdi anti privatizzazione anche in FVG
Giù le mani da Poste Italiane: scatta l’allarme dei Sindacati rispetto alla manovra – in questi giorni in discussione in Parlamento – di privatizzazione della più grande azienda di servizi italiana. A rischio – secondo Slp Cisl, Failp Cisal, Confsal Comunicazioni e Ugl – è la stessa funzione sociale di Poste, i presidi anche nei centri più periferici e marginali del Paese, “dove la nostra azienda- si legge in un volantino unitario – è ancora percepita come un presidio istituzionale, un grande asset infrastrutturale al servizio della collettività e del tessuto imprenditoriale della nostra economia”. “Tutto questo – spiegano i referenti sindacali delle quattro sigle – è a rischio, unitamente alla garanzia dello stato sui prodotti finanziari che sino ad oggi, pur con redimenti minimi, ha sempre protetto i risparmi degli italiani”.
Contro la privatizzazione, scattano, dunque, anche in Friuli Venezia Giulia, i presidi organizzati dai Sindacati di categoria. Si parte lunedì 6 marzo da Pordenone, ma ad essere toccati saranno tutti i capoluoghi di provincia: Udine (7 marzo), Gorizia (8 marzo), Trieste (9 marzo), tutti dalle 10 alle 12.
“Vogliono – prosegue il volantino che verrò distribuito alla popolazione – trasformare Poste Italiane in una vera e propria banca, con la conseguenza di introdurre quelle dinamiche di rischio/speculazione che tanti danni hanno prodotto alle economie di imprese e di interi nuclei familiari”. A detta dei Sindacati, infatti, il processo di completa finanziarizzazione sta sottraendo risorse ed attenzioni al recapito, ed è a rischio l’intera tenuta del settore. “Oramai l’azienda postale non mostra più alcun interesse sul servizio universale che è obbligata ancora a garantire attraverso i propri centri di recapito, sia per le sovvenzioni che riceve dallo Stato, sia in ossequio all’osservanza di un diritto di cittadinanza ancora in essere in favore dell’intera collettività”. Il Paese – chiude la nota – sta perdendo un pezzo importante del suo patrimonio, per pochi danari, per un ennesimo regalo offerto alle solite oligarchie economiche e finanziarie. Se la completa privatizzazione andrà a buon fine, l’intero Paese perderà e sarà ancora più povero”.
“Vogliono – prosegue il volantino che verrò distribuito alla popolazione – trasformare Poste Italiane in una vera e propria banca, con la conseguenza di introdurre quelle dinamiche di rischio/speculazione che tanti danni hanno prodotto alle economie di imprese e di interi nuclei familiari”. A detta dei Sindacati, infatti, il processo di completa finanziarizzazione sta sottraendo risorse ed attenzioni al recapito, ed è a rischio l’intera tenuta del settore. “Oramai l’azienda postale non mostra più alcun interesse sul servizio universale che è obbligata ancora a garantire attraverso i propri centri di recapito, sia per le sovvenzioni che riceve dallo Stato, sia in ossequio all’osservanza di un diritto di cittadinanza ancora in essere in favore dell’intera collettività”. Il Paese – chiude la nota – sta perdendo un pezzo importante del suo patrimonio, per pochi danari, per un ennesimo regalo offerto alle solite oligarchie economiche e finanziarie. Se la completa privatizzazione andrà a buon fine, l’intero Paese perderà e sarà ancora più povero”.
Presidi
dalle ore 10,00 alle ore 12,00
6 marzo 2017 davanti la Filiale di Pordenone di Poste Italiane S.p.A. di via Santa Caterina
7 marzo 2017 davanti la Filiale di Udine di Poste Italiane S.p.A. di via Vittorio Veneto
8 marzo 2017 davanti la Filiale di Gorizia di Poste Italiane S.p.A. di Corso Verdi
9 marzo 2017 davanti la Filiale di Trieste di Poste Italiane S.p.A. di P.zza Vittorio Veneto
dalle ore 10,00 alle ore 12,00
6 marzo 2017 davanti la Filiale di Pordenone di Poste Italiane S.p.A. di via Santa Caterina
7 marzo 2017 davanti la Filiale di Udine di Poste Italiane S.p.A. di via Vittorio Veneto
8 marzo 2017 davanti la Filiale di Gorizia di Poste Italiane S.p.A. di Corso Verdi
9 marzo 2017 davanti la Filiale di Trieste di Poste Italiane S.p.A. di P.zza Vittorio Veneto