Presentati i bandi da 1.400.000 euro per filiere e servizi in Alta Carnia
“E’ importante che la strategia per le Aree interne parta nei Comuni dell’Alta Carnia puntando da un lato allo sviluppo locale, con uno sguardo attento alle filiere dell’agroalimentare, del turismo e del legno, e dall’altro al superamento di alcuni svantaggi del territorio in servizi quali sanità, mobilità e istruzione”.
Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenuta oggi a Tolmezzo, nella sede dell’UTI della Carnia, alla presentazione dei primi due bandi, per complessivi 1,4 milioni di euro, a valere sul POR – FESR 2014-2020 destinati alle Pmi della Carnia attive nei comuni che rientrano nella prima delle aree regionali inserite nella strategia nazionale per il sostegno ai sistemi socio-economici marginali del Paese, più soggetti a spopolamento.
“I primi due bandi – ha ricordato Serracchiani – sono indirizzati alle Pmi ed è fondamentale che partano con la coesione necessaria a far muovere l’intero territorio”. L’obiettivo perseguito è quello di contrastare la marginalizzazione delle aree interne con una progettualità che produca ricadute non circoscritte alla sola zona interessata dall’intervento, ma a vantaggio dell’intera comunità regionale. Per questo il progetto d’area, già approvato dai singoli comuni dell’Alta Carnia che hanno affidato al Comune di Paluzza il ruolo di capofila, opererà su due piani: il sostegno dei sistemi economici territoriali, in un’ottica di sviluppo locale per l’incremento delle fonti di reddito, e l’adeguamento dell’offerta dei servizi essenziali per la popolazione.
“Si tratta di un lavoro complesso iniziato tre anni fa con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento che 30 anni fa si sospettava e che oggi è reale” , ha affermato il sindaco di Paluzza, Massimo Mentil, confermando che dall’avvio della strategia per le aree interne ci si attende anche di “riattrarre in Carnia persone che si sono trasferite altrove per la carenza di servizi adeguati, innalzando la qualità dei servizi essenziali che possono rendere la montagna un ambiente nuovamente competitivo”.
Entro novembre, questo l’auspicio di Mentil, sarà firmato l’Accordo di programma quadro tra l’Unione della Carnia, in qualità di partner tecnico, il Comune capofila, la Regione ed il Ministero dell’Economia e delle finanze attraverso il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, che sbloccherà ulteriori fondi nazionali. Intanto le Pmi possono già accedere ai primi due bandi approvati che hanno ad oggetto rispettivamente gli “Aiuti alle imprese per investimenti tecnologici, nelle aree produttive della utilizzazione del legno e dell’industria agroalimentare” e gli “Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale”.
Sono ammesse a domanda le Pmi che hanno sede legale o unità operativa in uno dei comuni inclusi nell’area interna regionale “Alta Carnia” composta da: Ampezzo, Arta Terme, Cercivento, Comeglians, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Lauco, Ligosullo, Ovaro, Paluzza, Paularo, Prato Carnico, Preone, Ravascletto, Rigolato, Sauris, Socchieve, Sutrio, Treppo Carnico e Zuglio.
Per entrambi i bandi, gli schemi di domanda sono pubblicati sul sito della Regione nella sezione “montagna” e potranno essere presentati esclusivamente in via telematica dalle ore 12 di martedì 17 ottobre fino alle ore 12 di giovedì 16 novembre.