Il presidente di Carniacque rassegna le dimissioni, i soci le respingono
Colpo di scena nella vicenda relativa al percorso di fusione tra Carniacque Spa e CAFC Spa.
Nell’assemblea di ieri sera convocata per fare il punto della situazione rispetto all’iter di incorporazione intrapreso dai due gestori del servizio idrico attivi in Friuli, il presidente di Carniacque, Fabrizio Luches ha rassegnato le dimissioni dinnanzi all’assemblea dei soci (i 40 comuni dell’Alto Friuli), da quanto si è appreso a causa del mancato rispetto dei termini per l’approvazione delle delibere di via libera alla fusione da parte di diversi consigli comunali. Dimissioni che, come spiega uno dei sindaci presenti all’assemblea, Luca Boschetti di Cercivento, sono state però respinte da parte dei soci.
“Pur io faccia parte di quei sei comuni che hanno votato contro la fusione (Cercivento, Forni Avoltri e Ligosullo ovvero i tre che continuano a gestire l’acqua in autonomia, ai quali si sono aggiunti Ampezzo, Zuglio e Forni di Sotto, ndr) – spiega Boschetti – auspico che Luches ritorni sui suoi passi. E’ stato un presidente che in questi anni ci ha aiutato molto a capire la reale situazione della società, che non se la passava poi così bene come i suoi predecessori decantavano. Ed è proprio per questo motivo che abbiamo richiesto un rallentamento del piano di fusione tra le due società, in attesa si definiscano molte questioni delicate per la montagna”.
“Per quanto ci riguarda – aggiunge Boschetti – abbiamo chiesto un incontro alla presidente della Regione Serracchiani, con l’obiettivo di capire se comuni come il nostro, che gestiscono l’acqua in autonomia, possano vedersi riconosciuto il diritto di andare avanti su questa strada. Ed ancora se sia possibile ottenere per l’Alto Friuli il riconoscimento di un sub-ambito montano, da Forni di Sopra a Tarvisio, capace di garantire a questi territori un “indennizzo” economico per l’acqua “drenata” verso la pianura, così come avviene con il meccanismo dei Bacini Imbriferi che, a fronte della presenza di centraline idroelettriche sui nostri fiumi e torrenti, ottengono dei sovra-canoni compensativi”.
Da noi interpellato, Luches risulta irrintracciabile. Ora si rimane in attesa di capire se le sue dimissioni possano rientrare oppure no. Ci si chiede, inoltre, come potrà evolversi l’iter di fusione e se il Cafc consentirà una deroga dei tempi previsti per l’approvazione delle delibere dei vari consigli comunali ritardatari.
Ipocrisia senza fine del sindaco di Cercivento. Sono i sei sindaci che provocano le dimissioni , che partecipano col 0,1 per cento a Carniacque e vogliono dettare i termini
Non mi pare che nell’articolo si parli di ricatti da parte del Sindaco di Cercivento.
Se poi alcuni battagliano ancora per cause che ritengono giuste, non si puo’ far altro che plaudere a queste iniziative. Non conoscendo i conti di Carniacque non mi permetto di fare commenti, una osservazione però la faccio visto che so fare di conto.
In dieci anni le tariffe sono decuplicate, detengo una casa ereditata in montagna dove abito si e no 1 mese all’anno e pago 150 euro di canone acquedotto. A ME PARE SINCERAMNTE UN FURTO.
Piu’ lontano è chi deve ascoltare e piu’ flebile arriva il lamento.