Prezzo carburanti, Piccin (Fi) chiede l’istituzione di zone franche urbane al confine con la Slovenia
“A quella che, di fatto, è una temporanea zona franca in Slovenia, rispondiamo istituendo nostre zone franche urbane confinarie vere e proprie”.
Lo afferma in una nota la consigliera regionale Mara Piccin (Forza Italia) in merito alla decisione del Governo di Lubiana di approvare un decreto, in vigore dal 15 al 29 giugno, che taglia le accise sul carburante sino a portare il prezzo dei carburanti a un euro al litro.
“Una mossa – evidenzia Piccin – che colpisce i nostri benzinai, impossibilitati ad agire sui prezzi, che già avvertono un sensibile calo del volume d’affari. Si tratta di una misura temporanea, evidentemente tesa a recuperare i clienti della nostra regione dopo il lockdown, e a cui difficilmente si possono trovare soluzioni, ma si tratta di una questione che riapre il dibattito più generale sul fatto che gli imprenditori della nostra fascia confinaria sono penalizzati rispetto ai vicini sloveni”.
“Attraverso la coordinatrice regionale Sandra Savino, prima in qualità di assessore regionale poi di deputata, Forza Italia – spiega la consigliera – ha proposto più volte l’istituzione di zone franche urbane al nostro confine, come già ne sono presenti numerose per lo più nel centro e nel sud Italia”.
“È questa la strada da seguire – conclude Piccin – e anche l’Amministrazione regionale deve farsene portavoce. L’individuazione di aree di defiscalizzazione in determinate città e paesi lungo i nostri confini ne favorirebbe la ripresa economica e sociale a fronte dello squilibrio attuale in termini di tassazione e costo del lavoro”.