Pronti i bandi per le aste dei beni Coopca
Tre diverse ipotesi in campo per le aste di Coopca. Sono quelle che hanno predisposto legali e liquidatori della cooperativa carnica e che saranno depositate oggi in Tribunale a Udine con contestuale richiesta al giudice di anticiparne la pubblicazione per accelerare i tempi rispetto all’udienza di omologa del concordato fissata per il 29 ottobre.
La prima prevede un bando di gara unico per la vendita in blocco di tutti gli asset societari; la seconda un doppio bando che scinde da una parte i negozi e avviamenti, dall’altra il Cedi di Amaro; la terza, quella “spezzatino” che molto probabilmente sarà la prescelta, punta alla pubblicazione di 41 singoli bandi per gli altrettanti beni. “In questa maniera – spiega il legale di Coopca Giuseppe Campeis – si vende ogni singolo negozio al miglior offerente”.
Le tempistiche stimate prevedono la chiusura delle gare entro il 19 novembre con contestuale apertura delle buste per permettere, in caso di offerte multiple, di adoperarsi per una successiva asta al rialzo. Quindi entro il 20 dicembre la firma degli atti notarili di cessione che permetterebbero così i cambi insegna entro Natale. Al momento oltre ai 15 negozi già opzionati se ne aggiungerebbero altri 6 (Tarvisio, Pontebba, Amaro, Gemona, Spilimbergo ed uno in Veneto) sui quali ci sono state nelle ultime settimane più manifestazioni di interesse.
Per quanti non riceveranno offerte la chiusura arriverà al 31 dicembre, così come prevede il piano di concordato. Ricordiamo domani l’incontro ad Amaro tra sindaci, sindacati e dipendenti.
L’INCONTRO DEI SOCI A PORCIA (PN)
Partecipazione numerosa anche nell’incontro di Porcia, giovedì sera, con la presenza di Soci prestatori, Azionisti CoopCa e il legale rappresentante Avv. Zilli. Sono stati raccolti oltre 30 nuovi esposti querela che vanno ad aggiungersi agli oltre 700 raccolti in questi mesi.
“Sul volto dei Soci e degli Azionisti – racconta il portavoce del Direttivo soci Coopca Tommaso Angelillo – è ben visibile la preoccupazione di vedersi svanire i rispettivi risparmi. Attendono fiduciosi che la liberalità promessa della Governatrice e dalle Coop si concretizzi realmente e al più presto”.
Rispetto invece alle ultime novità sulle aste, Angelillo commenta: “Ci sembra ormai, che tutte le soluzioni per Coopca dipendono e/o debbano dipendere dall’avv. Campeis da come si esprime e ostenta. Il Comitato oltre a esprimere tutta la Sua perplessità per come viene gestito codesto Concordato si rammenta che la CoopCa è dei Soci e degli Azionisti Crediamo, che ormai tutti sappiano come vengono realizzate le aste e ci sembra fuori luogo l’ottimismo di Campeis.
Ci rimembra ancora la frase più volte pronunciata dallo stesso Giudice Massarelli “questo concordato è una scommessa” aggiungiamo perdente. Questo concordato – prosegue il portavoce del Comitato – oltre, che alla sua stranezza ha di quasi certo l’esoso costo gestionale e la sicura morte dell’Azienda che non ci stancheremo mai di dire, avvenuta per incompetenza degli Amministratori vecchi e nuovi. Siamo certi, che se fossimo stati interpellati nel giusto momento, mediante apposita Assemblea straordinaria dei Soci avremmo sicuramente, dato delle soluzioni alternative e senza forse migliori. Auspichiamo che almeno le liquidazioni delle parcelle dei professionisti siano rapportate in base al reale realizzo e non su quello incerto e ipotizzato sulla carta che sin dall’inizio abbiamo fortemente dubitato”.