Prosegue lo stato di agitazione dei Vigili del Fuoco Fvg
Va avanti lo stato di agitazione dei Vigili del Fuoco fintanto che il Governo non darà risposte concrete alla pesantissima carenza di vigili del fuoco in Friuli Venezia Giulia. La decisione arriva dalla Fns Cisl regionale dopo il colloquio a Roma con il dirigente generale Guido Parise, a seguito dell’incontro dei giorni scorsi con il prefetto di Trieste, Annapaola Porzio. Un incontro dal quale – riferisce il segretario di categoria, Delfio Martin – sono emerse risposte assolutamente parziali e sicuramente non risolutive di quella che è a tutti gli effetti una situazione di emergenza per la nostra regione. L’impegno, infatti, è quello di rendere disponibili, a partire da agosto, 40 unità per la nostra regione, a fronte delle oltre 150 mancanti. “E’ chiaro – commenta Martin – che siamo dinnanzi a numeri che non rispondono alla carenza ormai strutturale dei nostri organici, né tanto meno al bisogno di sicurezza dei cittadini”. La situazione in cui versano i vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia – ricorda il rappresentante sindacali – è davvero drammatica, con particolare sofferenza nelle province di Udine e Pordenone, dove mancano all’appello rispettivamente 44 e 37 unità. Situazione non di molto migliore nell’isontino, che sconta un divario tra organico previsto e reale di 27 unità e a Trieste, sotto di 34 “operativi”, oltre al personale amministrativo. “Tenendo conto – aggiunge Martin – che siamo alle porte della stagione estiva, periodo in cui le emergenze ed il numero degli interventi crescono in maniera esponenziale, l’impegno del Governo ci pare assolutamente incongruo, posto anche che entro fine anno gli organici regionali subiranno un’altra flessione dovuta ai pensionamenti”. Resta, dunque, alta la mobilitazione della Fns Cisl Fvg: l’auspicio è che anche il nuovo governatore del Friuli Venezia Giulia ponga la questione nella sua agenda delle priorità, facendo valere a Roma lo stato di emergenza in cui si trova la regione”.