Proteste a Villa Santina per le rette in aumento al Centro Anziani
L’annunciato aumento delle rette al Centro Anziani “Residence Stati Uniti d’America” di Villa Santina fa scattare la polemica, i familiari degli ospiti si sono detti pronti a costituirsi in un Comitato e l’opposizione va all’attacco. I rincari del 14% sono stati resi noti venerdì sera durante un incontro convocato dal presidente della struttura, Mario Cuder.
I capigruppo di minoranza, Candido e Cimenti, denunciano: “Con questo risultato vengono bruciati non solo i risparmi conseguiti faticosamente dal 2003 ad oggi ma anche una parte del capitale sociale. Catastrofico non è solo il risultato di bilancio (108 mila euro secondo le loro stime, 75 mila secondo il presidente, ndr) ma soprattutto i rimedi scelti per ripianare il buco creatosi. Aumentare in questo periodo le rette significa mettere in ginocchio non solo gli ospiti e le loro famiglie ma anche i Comuni della Carnia che provvedono a pagare la retta per gli ospiti senza reddito. Niente male per un CDA che è in carica da appena un anno e mezzo – aggiungono – e per il comune di Villa Santina, socio di maggioranza della società che gestisce il Centro. Dopo i disastri procurati dalla recente chiusura della Cooperativa Carnica si profila anche il rischio della fine di un’altra importante istituzione della Carnia”.
“Al termine della riunione – rendono noto ancora gli esponenti del’opposizione – è stato pure negato agli ospiti e loro familiari il permesso di rimanere soli per discutere liberamente sul da farsi. Ciò nonostante diversi di loro non si sono scoraggiati: si sono accordati per trovarsi altrove per costituire un apposito comitato e per presentare subito una richiesta di intervento alla Regione, ai Sindacati ed alla Federconsumatori per non dover pagare loro le conseguenze di una inadeguata gestione della struttura”.
Ma il presidente Cuder dà la sua versione dei fatti: “gli incrementi, mediamente di 100 euro in valore assoluto, sono obbligati a causa delle mutate condizioni contrattuali delle cooperative che hanno in gestione i servizi all’interno del centro; Coop Dolce, Camst e Idealservice ci hanno richiesto l’adeguamento dell’Iva dal 4 al 10 o 22 per cento, noi abbiamo posto un interpello all’Agenzia delle Entrate che però non ha voluto entrare nel merito e in attesa di resistere dinnanzi al probabile contenzioso in sede civile abbiamo dovuto correre ai ripari, ricordando che rispetto ad altre strutture per anziani noi non abbiamo altri introiti se non quelli derivanti dalle rette”.
“Ricordo inoltre – prosegue il presidente – che da quando ho preso in carico la struttura mi sono trovato a dover portare avanti tutta una serie di manutenzioni, adeguamenti, informatizzazioni ed assunzioni di personale necessarie per porre rimedio alle tante criticità che ho trovato presso il residence e che le passate gestioni avevano totalmente ignorato facendosi poi belle con gli utili di bilancio. La maggioranza degli ospiti e delle loro famiglie hanno capito la bontà degli interventi che stiamo portando avanti – conclude – esprimendo apprezzamento”.
Spiace rilevare che per il Centro Anziani di Villa Santina sembra sia iniziata la fase discendente dopo il “salvataggio/rilancio dell’ anno 1995 e il consolidamento proseguito per circa un decennio non senza grosse difficoltà !
Questo processo richiama tristemente quella profezia riferita alle ditte familiari:
– una generazione CREA
– la successiva GODE I FRUTTI
– l’ ultima DISTRUGGE
Amara considerazione da parte di chi a suo tempo si è dedicato con serietà ed impegno !
Tra l’indifferenza generale e l’incuria della classe dirigente sta morendo una splendida realtà a suo tempo creata quale modello di partecipazione pubblico-privato. Speriamo che il costituendo comitato dei parenti riesca ad ottenere un po’ di giustizia!
Le famiglie e gli ospiti hanno solo capito gli aumenti, e non hanno espresso nessun apprezzamento solo mogugni. Forse il “carissimo” presidente era il caso di iniziare dimezzando il suo compenso.
Quale bontà degli interventi “carissimo” presidente, quali mutate condizioni contrattuali, se c’è un contratto va rispettato. Visto che sono anche inadempienti se ne vadano. Gli ospiti e relativi famigliari non hanno espresso nessun apprezzamento, solo proteste che non sono state ascoltate. Forse qualcuno vive al di sopra della realtà.