Protezione Civile, Riccardi incontra amministratori e coordinatori dell’Alto Friuli
“Parlare di volontariato di protezione civile a Gemona del Friuli, questo pomeriggio, con primi cittadini, amministratori comunali, coordinatori e membri delle squadre di Pc è ancor più significativo: è sulle macerie del terremoto del 1976, infatti, che ha preso avvio questa straordinaria esperienza. Da allora a oggi il sistema di Pc è cresciuto, specializzandosi, diventando modello in Italia e non solo: è una struttura autorevole e forte, che ha il suo grande cuore nei volontari. Al loro entusiasmo e alla loro generosità dedichiamo tutto il tempo necessario e ogni attenzione per guardare a una nuova fase del sistema, dopo la correzione normativa del Governo sul Decreto legislativo 81 del 2008”.
Lo ha sottolineato ieri pomeriggio l’assessore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenendo a Gemona del Friuli, nella sede comunale del locale gruppo di protezione civile, insieme al direttore generale della PcrFvg, Amedeo Aristei, al direttore di Servizio del volontariato, Nazzareno Candotti, e a Daniela Iuri per l’avvocatura della Regione Fvg. A fare gli onori di casa il sindaco Roberto Revelant.
L’appuntamento di ieri, al quale hanno preso parte sindaci, amministratori comunali, coordinatori e capi squadra di Protezione civile del territorio del Gemonese, Carnia, Valcanale e Canal del Ferro, fa parte di una serie di incontri che l’assessore Riccardi e la Protezione civile della Regione stanno svolgendo in Friuli Venezia Giulia per fare piena chiarezza sulle modifiche introdotte di recente dal Governo sul Dl81, in particolare in tema di sicurezza, raccogliendo suggerimenti e input dal territorio.
“Con il repentino intervento del Governo, in soli 20 giorni è stata superata l’impasse generata lo scorso anno da una interpretazione del Dl81 – ha ricordato Riccardi -. Adesso è necessario fare ancora una volta fronte comune e guardare a una nuova fase del sistema di Protezione civile, con l’obiettivo di continuare a operare in maniera corale, con eccellenza e tempestività, a tutela della comunità e del territorio come abbiamo fatto fino a oggi, sia in regime di conclamata emergenza che in attività di prevenzione del rischio”.
“Massima attenzione, quindi – ha rimarcato Riccardi -, alla formazione, che deve essere costante e continua, con corso base e aggiornamento che devono seguire tutti, all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, e all’attività svolta in piena e puntuale sinergia e coordinamento con la sala operativa regionale della Protezione civile”.