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Quasi 1200 persone al via di una “Crazy Color Race” da record

Sono stati complessivamente 1187 i partecipanti alla terza edizione della “Crazy Color Race”, la passeggiata “colorata” lungo le sponde del Lago di Cavazzo andata in scena ieri sotto una splendida giornata di sole e che aveva l’obiettivo di raccogliere fondi per  l’Associazione Genitori Malati Emopatici Neoplastici (AgMen Fvg) e per un bimbo friulano che soffre di una malattia rara.

“Numeri record – commenta Attilio Quaglia, dell’associazione APS Crazy Bob, il gruppo organizzatore dell’evento –, che confermano la bontà di una iniziativa di divertimento e solidarietà, alla quale hanno aderito persone di tutte le età, con ben il 40% degli iscritti under 18. Si sono viste comitive di amici, gruppi organizzati, famiglie, coppie, anziani. Siamo davvero orgogliosi del successo di questo evento che ha rilanciato uno dei luoghi più belli della regione per una giornata di sano divertimento”.

Gli iscritti sono arrivati da tutto il Friuli Venezia Giulia: squadre giunte da Udine, Gorizia, Pordenone, Trieste, Spilimbergo, Maniago, Cormons, dalla Bassa friulana e naturalmente dall’Alto Friuli. Famiglie, comitive di amici, coppie di fidanzati. Chi ha corso, chi camminato, chi giocato, lungo un tracciato della lunghezza di 7,6 km che ha lambito l’intero perimetro del lago. Durante la passeggiata i partecipanti sono stati spruzzati di colore (polveri atossiche, anallergiche, non inquinanti e lavabili) per la gioia di grandi e piccini. La sicurezza è stata garantita dalla Patres con otto medici in bicicletta che hanno monitorato l’intero percorso, con a disposizione defibrillatore e dispositivi all’avanguardia. Hanno collaborato oltre 50 volontari per vigilare sulla manifestazione nei vari punti di attraversamento. Tutto è andato per il meglio e alla fine stand di cibi e bevande, aree picnic, aree relax prese d’assalto. L’appuntamento ora alla prossima edizione, la quarta, nel 2025. Nelle prossime settimane verrà resa nota la cifra raccolta che verrà devoluta in beneficenza.

Il ricavato andrà come detto all’associazione regionale che si occupa della ricerca e lo studio nel campo dei tumori infantili e promuove, soprattutto con particolare attenzione all’aspetto psicologico e sociale, un’assistenza globale non solo dei bambini ma anche del nucleo familiare sia durante la malattia sia a guarigione avvenuta; gli utili dei chioschi andranno ad un bimbo friulano affetto da una grave malattia rara. L’intero incasso (tolte le spese).