Raccolta differenziata in Carnia, intensificati i controlli sui sacchetti del rifiuto secco
A fronte dell’aumento dei casi di inadeguatezza degli scarti inseriti nel contenitore grigio rispetto alle indicazioni, l’Uti della Carnia, che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, ha deciso di potenziare le verifiche finora svolte a campione.
A partire dal 15 aprile, gli operatori della ditta incaricata applicheranno, in modo sistematico, il bollino arancione con la scritta “non conforme” sui sacchetti del rifiuto secco contenente materiale non rispondente alla tipologia di conferimento. L’obiettivo dell’operazione è migliorare ulteriormente la separazione dei materiali effettuata dai cittadini e incrementare così le percentuali di raccolta differenziata. Al riguardo, le performance raggiunte dalla Carnia negli anni scorsi sono soddisfacenti: nel 2017 la quota di raccolta differenziata è pari al 76,85 per cento.
Poiché è stato attestato un aumento del volume del secco determinato, tra i vari fattori, anche dai conferimenti irregolari, da qui la decisione di invitare gli utenti, attraverso il contrassegno, ad una maggiore attenzione. Una più accurata cernita dei rifiuti, in particolar modo l’indifferenziato destinato alla discarica o all’inceneritore, può migliorare i buoni livelli già raggiunti e calmierare i costi.
INDICAZIONI PRATICHE I sacchetti contrassegnati dal bollino arancione non saranno raccolti. Il cittadino dovrà ritirarli e ripulirli dalle frazioni estranee e poi esporli al passaggio successivo. Il contrassegno sarà applicato anche se il sacchetto utilizzato non è quello idoneo ovvero quello trasparente fornito dall’Uti direttamente o per il tramite dei Comuni.
COSA CONFERIRE NEL BIDONE GRIGIO Nel secco residuo c’è tutto quello che resta dopo aver fatto bene la raccolta differenziata, purché non sia ingombrante o pericoloso: penne, pennarelli, evidenziatori, gomme, matite, nastri, righelli, bottoni, astucci, pannolini, pannoloni e assorbenti igienici, carta carbone, oleata, plastificata, card plastificate, involucri delle caramelle, cannucce, posate in plastica (meglio se privi di resti organici), palloni, peluche, giocattoli, ombrelli, guanti, cappelli, calze in nylon, lana o cotone, scarpe, vecchi abiti (se esistono, utilizzare servizi di raccolta promossa da soggetti donatori), addobbi e alberi di natale (in plastica), occhiali e lenti, bigiotteria, copertoni di biciclette, cover per cellulari, elastici, figurine, accendini, mozziconi di sigaretta (spenti!), candele, video/audio-cassette, floppy disk, cd, rullini e negativi fotografici, fotografie, cosmetici, cerotti, cotone idrofilo, tubetti di dentifricio, spazzolini, bastoncini in cotone, pettini, rasoi usa-e-getta, sacchetti dell’aspirapolvere, piatti e tazzine di ceramica o porcellana, siringhe (con cappuccio), vecchie lampadine ad incandescenza.
Ogni famiglia ha in dotazione appositi sacchetti e un contenitore grigio da 40 o 70 lt. Le utenze con grande produzione di rifiuti possono disporre di contenitori da 120, 240 o da 1100 lt. I sacchetti vanno posizionati nella normale pattumiera di casa; una volta pieni, vanno chiusi ed inseriti nel contenitore personale di colore grigio o nel contenitore comune, in caso di condominio. Il contenitore deve essere esposto sulla pubblica via (non in vie o aree private) la sera prima del giorno di raccolta. Si deve rispettare il volume del contenitore: è vietato posizionare sacchi fuori o sopra lo stesso.
L’UTI della CARNIA, intensifichi i prelievi dei container delle discariche,sempre pieni oltre al limite,vedasi inerti, ingombranti,plastiche, nonostante i solleciti e foto degli addetti ,e lamentele dei cittadini….!!!
Tante chiacchiere e dopo gli operatori raccolgono tutto (secco è umido) con un solo veicolo e fanno di tutta l erba un fascio…
A parte questo, il porta a porta doveva far calare il lavoro e migliorare il riciclo, però non mi sembra che le tasse siano diminuite…