Raggira una coppia di Ovaro, denunciato un giovane truffatore
Nei giorni scorsi la Polizia Locale dell’Unione della Carnia ha deferito all’autorità giudiziaria un ragazzo di ventidue anni, di origine marocchina residente in un comune udinese, per aver raggirato una coppia residente in comune di Ovaro.
Sentendosi raggirata, la famiglia si era rivolta al Corpo di Polizia Locale dell’Unione della Carnia in cerca d’aiuto. Dopo aver pubblicato un annuncio su un noto sito di compravendita on line, un ragazzo li aveva contattati al fine di vendergli una propria autovettura, ma dopo aver raggiunto l’accordo e ricevuto il denaro, circa 800 euro, il giovane aveva dimostrato un comportamento anomalo, non presentandosi più agli appuntamenti stabiliti per completare le procedure di regolarizzazione per il passaggio di proprietà e, di fatto, omettendo di consegnare il bene venduto.
Disperati dalla situazione creatasi e nell’impossibilità di acquistare un altro mezzo di trasporto, i presunti truffati hanno chiesto il supporto dell’ufficio di Polizia Giudiziaria, che ha subito avviato un’indagine a partire dai numeri telefonici utilizzati per le trattative. Incrociando le immagini della video sorveglianza, le banche dati e le descrizioni fatte dai testimoni, si è infine dato un volto al presunto truffatore, già noto alle cronache per reati similari.
La persona sospettata è stata quindi fermata nel primo pomeriggio di sabato 19 settembre a Tolmezzo, nell’area adiacente all’autostazione.
Le operazioni volte all’identificazione si sono protratte per alcune ore, considerato che il giovane era privo di documenti d’identità, del permesso di soggiorno o di altri documenti attestanti la regolare presenza nel territorio dello Stato.
Al termine degli accertamenti compiuti, oltre alla denuncia per truffa, la persona è stata deferita anche per il reato previsto dal Testo Unico dell’immigrazione, non avendo ottemperato all’ordine di esibire i documenti volti alla sua identificazione e attestazione della regolare presenza nel territorio dello Stato.
Come spiega il Comandante della Polizia Locale UTI Carnia Alessandro Tomat, “questo tipo di raggiri e truffe è più frequente di quanto non si possa pensare. Si tratta di atti che diventano ancora di più esecrabili quando colpiscono delle persone già in difficoltà e soprattutto le fasce deboli della popolazione. Ecco perché i cittadini devono avere fiducia e rivolgersi alle Forze di Polizia segnalando i fatti e le situazioni certi che avranno il massimo ascolto ed impegno nella ricerca dei responsabili.”
Il presidente dell’UTI Carnia Francesco Brollo ha così commentato l’episodio: “Le truffe che cominciano online non fanno differenza tra centro e zone più decentrate, così anche da luoghi tranquilli come le nostre valli montane si può incappare in malintenzionati dal raggiro facile. Più difficile è invece riuscire a risalire al colpevole, perché sono richieste competenze complesse e integrate. Faccio i complimenti al nostro Corpo di PL, perché contribuisce in maniera importante a rispondere alle richieste di sicurezza della nostra gente.”