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A Ravascletto il raduno degli arbitri della LCFC

Cleante Zat (a sinistra)
Cleante Zat (a sinistra)

La due giorni di Ravascletto dello scorso week-end, ha aperto ufficialmente la stagione degli arbitri della Lega Calcio Friuli Collinare.
Uno stage, quello tenutosi presso lo Sportur cui hanno partecipato 40 arbitri, fortemente voluto dal settore arbitrale e dal suo responsabile Bruno Marcuzzi. Un occasione per condividere il programma per la stagione, valutare le criticità della passato e cercare, nel contempo, di alimentare la coesione di un gruppo che è parte vitale del movimento amatoriale friulano.

Fischiare, su qualsiasi campo, non è mai facile; bisogna essere preparati tecnicamente, adottare un approccio corretto alla gara, cercare di capire che fischiare in ambito amatoriale richiede doti che non sempre gli arbitri maturano in realtà diverse. Anche perchè alcune regole sono differenti rispetto al calcio tradizionale, come ad esempio l’applicazione del cartellino verde, e gli scopi che il settore persegue sono strettamente correlati al pensiero amatoriale. Anche la preparazione atletica per un fischietto amatoriale è diversa, per molte ragioni.

Fabio Baldas (primo da destra)
Fabio Baldas (primo da destra)

E allora per cercare di trovare delle linee guida e offrire all’arbitro la possibilità di alimentare la sua conoscenza in questo ambito, nel primo giorno di raduno si è parlato proprio di questi aspetti. Preparazione atletica, riscaldamento pre gara, esercizi modulati per l’arbitro amatoriale, alcuni dei temi trattati. Docente un preparatore atletico di grande esperienza e professionalità come Cleante Zat (già con Udinese, Inter, Saragozza, Venezia, Reggiana, Padova e Triestina), che ha messo la sua competenza al servizio delle giacchette nere amatoriali destandone l’interesse con teoria e dimostrazioni pratiche.
La due giorni si è conclusa con l’intervento di Fabio Baldas, ex arbitro internazionale, capace di coinvolgere la platea con una serie d’interventi in cui ha illustrato esempi di posizionamento e spostamenti dell’arbitro in varie situazioni di gioco, dando anche qualche info su come un direttore dovrebbe porsi a livello comportamentale.
Uno stage proficuo che, a detta del Settore, considerata la buona partecipazione e l’interesse manifestato, si replicherà anche in futuro.