Raveo, a “Sapori di Carnia” va in scena la solidarietà
Domenica 9 dicembre a Raveo va in scena la 32a edizione di Sapori di Carnia. Quest’anno ne fa parte anche l’evento “Un filo di lana a scaldare il Mondo”, un’iniziativa sorta in maniera spontanea nelle ultime settimane tra Raveo e Prato Carnico, prendendo spunto dalla Fiesta dal Cjalcin di Prato d’inizio novembre.
Donne tra i 20 e i 102 anni soprattutto carniche, ma anche non (si sono messe all’opera fino a Trieste), avevano fatto a mano per mesi e mesi ben 650 paia di calzini di lana e tanti berretti per la festa di Prato Carnico, i cui proventi vanno al progetto “l’Aga di Andrea”, per dotare l’isola di Pemba in Tanzania di pozzi per l’acqua potabile. Di calzini alla festa di novembre ne hanno venduti 300 (come lo scorso anno alla prima edizione) e a Raveo si è pensato di proseguire l’esperienza di “Un fil di lana par un got di aga” in abbinata a Sapori di Carnia. I calzini verranno quindi venduti anche durante lo svolgimento della festa di questa domenica nella sala teatrale di Raveo.
Coinvolta anche Friuli Mandi Nepal Namastè onlus, associazione attivissima che ha in progetto di realizzare un orfanotrofio per 44 bambini a Pharping. Ne è nata una mostra fotografica denominata “Uno sguardo aperto sull’Africa e il Nepal”, visitabile domenica sempre nella sala teatrale dalle 9 alle 17.
(nella foto Rina Bearzi di Prato, che ha appena compiuto 90 anni, fila la lana, e Rosalba Polzot di Pradumbli sferruzza)
Ogni volte che o viot la nestre int che fas i mistirs di une volte mi domandi se cul progres o vin gudagnat o pierdut, scarpez, cialcin e gugiet ma sore dut da part di ognun tante solidarietat e rispiet
Dipende. Il progresso in campo medico, ad esempio, è davanti gli occhi di tutti; l’ambiente, invece, lo stiamo massacrando (e gli effetti si vedono).
Ma oggi con quei mistirs non si mangi!
Sul lavoro e sulle attività produttive da privilegiare, la Carnia deve fare un salto di qualità e le idee (forse) non sono per tutti abbastanza chiare.
Un applauso a chei di Raviei!!!
Bravissime nulla da dire. Ma mentre in regione molte manifestazioni vengono fatte per i danni subiti dall’alluvione in Carnia, e molte altre per varie Onlus in Fvg non sono d’accordo di evolvere ai paesi poveri. Ma quanti nostri poveri hanno bisogno ? Scusate ma è un mio pensiero