Recuperati nella notte due cacciatori bloccati sopra l’Acquatona a Sappada
Ieri attorno alle 19.20 il Soccorso alpino di Sappada è stato allertato per due persone che si trovavano in difficoltà sopra l’Acquatona, una profonda gola scavata dalle acque del rio Acquatona che si incontra con il Piave.
I due, padre e figlio di 64 e 19 anni, di Santo Stefano di Cadore dopo aver seguito delle tracce poco battute si erano incrodati tra salti di roccia impossibilitati a procedere. L’uomo aveva quindi avvertito via radio il fratello ed era scattato l’allarme.
Raggiunta la Casa Cantoniera di Sappada da dove si potevano intravedere i segnali di luce dei due e dove si trovava già il fratello, 9 soccorritori si sono divisi in tre squadre e hanno iniziato a risalire i canali nel bosco e poi su roccia tra cespugli di mugo, illuminati dalle fotoelettriche dei vigili del fuoco. L’individuazione non è stata semplice, poiché il versante è solcato da numerosi avvallamenti. Dalle indicazioni date via radio e dalle valutazioni fatte sulla posizione delle luci, a mezzanotte e un quarto una squadra ha individuato e raggiunto i cacciatori, che stavano bene e si trovavano non distanti da un ripetitore di telefonia mobile. Dopo averli dotati di imbrago e assicurati, li hanno calati con le corde lungo il ripido canale erboso per 150 metri, aiutati nell’ultimo tratto da un quarto soccorritore.
La squadra ha seguito esattamente il tracciato effettuato all’andata su cui aveva lasciato segnali evidenti, per evitare il forte rischio di perdere l’orientamento e ritrovarsi sopra pericolosi salti nel vuoto.
L’intervento si è concluso all’una e venti.