In regione 12.000 nuclei familiari interessati dalle misure di inclusione attiva
“Visti i numeri, dai quali emerge che sono 12.000 i nuclei familiari del Friuli Venezia Giulia interessati dalle misure di inclusione attiva, credo si possa dire che stiamo procedendo nella direzione giusta”. È quanto ha affermato l’assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti in apertura dei lavori dell’incontro di Trieste dal titolo Misure di inclusione attiva. Integrazione tra Politiche socio assistenziali e Politiche del Lavoro, e apporto del Fondo Sociale Europeo (FSE).
“Il primo dato importante a un anno dall’applicazione della misura di inclusione attiva e sostegno al reddito – ha detto Panariti – è che circa il 20 per cento delle persone che hanno richiesto questo intervento erano sconosciute ai Servizi”. “Quindi – ha proseguito – possiamo dire che questa misura ha la capacità di raggiungere una platea molto più ampia rispetto a quanto non sia individuabile con altri strumenti”.
Ora, ha aggiunto l’assessore, bisogna lavorare affinché vi sia una maggiore integrazione tra i Servizi sociali, i Centri per l’Impiego e i Centri per l’Orientamento. Il buon coordinamento tra i vari uffici è infatti, come emerso dalle prime relazioni del convegno, una delle sfide maggiori per tutte le Regioni impegnate nell’applicazione di questo strumento che interessa sia l’ambito occupazionale che aspetti di assistenza sociale.
L’incontro rientra nel ciclo di appuntamenti sullo scambio di buone pratiche regionali, promosso dall’Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con Italia Lavoro. L’obiettivo di questi appuntamenti è approfondire alcuni aspetti che interessano le Politiche del Lavoro. Il primo meeting, sul tema dei Modelli organizzativi di attuazione dei livelli essenziali di prestazione, si è tenuto a Trento alla fine di luglio.