Resia, in manette un 56enne accusato di atti persecutori su moglie e figli
Un uomo di 56 anni di Resia è stato arrestato per atti persecutori nei confronti della moglie, dalla quale è separato; da quanto si è appreso nei giorni scorsi ha preteso “con forza” di vedere la figlia minorenne e ha avuto un violento diverbio con il figlio maggiorenne. L’uomo ha già dei precedenti per maltrattamenti in famiglia per cui è stato avviato, ed è in corso, un processo penale; nel frattempo gli è stata sospesa la patria potestà.
Dopo aver minacciato di salire su una gru per protesta, e aver litigato violentemente con il figlio maggiore, la sera del 24 ottobre si era reso protagonista di uno sciopero della fame davanti al municipio.
L’ultimo episodio nei giorni scorsi, quando il 56enne, avrebbe bloccato la moglie dinnanzi al suo posto di lavoro, impedendole di entrare. A quel punto la donna ha chiamato i carabinieri. Sul posto sono intervenuti i militari dell’Arma della stazione di Moggio Udinese e quelli del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tarvisio, comandata dal capitano Robert Irlandese. L’uomo è stato arrestato in flagranza per atti persecutori e condotto in carcere. Di seguito, dopo l’udienza, è satto scarcerato ma gli è stata applicata la misura cautelare del divieto di avvicinarsi alla moglie.