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Restaurato il gonfalone processionale della chiesa parrocchiale di Tualis

Grazie ad una sorta di azionariato popolare, che ha coinvolto la popolazione di Tualis e Noiaretto di Comeglians, ma anche residenti fuori paese e amici della comunità, in poco tempo sono stati raccolti i fondi necessari all’esecuzione dei lavori di restauro del gonfalone processionale custodito nella chiesa parrocchiale di San Vincenzo di Tualis. La pregevole opera di manifattura friulana, eseguita verso la metà del secolo scorso, in seta color avorio contenente due dipinti ad olio (Madonna di Lourdes da un verso e Santa Maria Goretti dall’altro), si trovava in condizioni conservative assai compromesse, sia dal punto di vista strutturale che estetico.

Lo stendardo con Santa Maria Goretti

Prima degli interventi lo stendardo presentava notevoli danni causati sia dalle caratteristiche tecniche del tessuto serico, sia da fattori ambientali come una prolungata esposizione alla luce solare e all’umidità. Localmente si riscontravano processi di alterazione irreversibile delle fibre e numerosi erano gli interventi realizzati in periodi non storicizzati eseguiti grossolanamente per arginare il degrado e le gravi lacerazioni del tessuto. Anche la situazione dei due dipinti raffiguranti Madonna di Lourdes e Santa Maria Goretti era analogamente allarmante: estese deformazioni della pellicola pittorica, colore opaco e cristallizzazione della vernice a suo tempo applicata, evidenti abrasioni e distacchi di colore completavano il quadro conservativo assai deteriorato del manufatto.

I lavori di recupero, sotto la direzione lavori assicurata dagli uffici udinesi della Soprintendenza per i Beni Culturali del Friuli Venezia Giulia, si sono svolti in due fasi. La prima, essenzialmente conservativa, è stata eseguita dalla restauratrice Elena De Sabbata di Bertiolo, la quale ha dapprima rimosso gli incongrui rammendi presenti e pulito per microaspirazione tutte le superfici tessili. Successivamente il supporto è stato reidratato, consolidato, sono state eseguiti degli inserti in seta e sono state riviste tutte le cuciture deficitarie, prima di applicare un sottilissimo strato protettivo rappresentato da un velo sottilissimo (tulle) in poliestere affine come colore. Sulla parte superiore del tessuto è stata ripristinata la cucitura a macchina, precedentemente rimossa, utile per l’inserimento dell’asta.

Lo stendardo con la Madonna di Lourdes

Concluse le lunghe fasi di consolidamento della parte tessile, si è potuto operare sui due dipinti centrali. Questa seconda fase, principalmente estetica, è stata invece eseguita dal restauratore Francesco Candoni di Cedarchis di Arta Terme. Sono state rimosse le vecchie vernici ossidate, appianate le increspature presenti e stuccate le abrasioni evidenziate sulle due raffigurazioni pittoriche. L’integrazione pittorica delle stesse, eseguita con pigmenti a vernice, e la verniciatura protettiva finale hanno concluso i lavori sullo stendardo. Anche l’asta reggi stendardo e, soprattutto, i due pomelli sagomati in legno che si trovano alle estremità sono stati interessati dai lavori di restauro prima che il manufatto, nella sua completezza, fosse restituito durante le recenti festività agostane alla committenza. la quale, rimasta soddisfatta per i risultati ottenuti, si è occupata di riposizionarlo nella parte destra della navata della chiesa di San Vincenzo.

(in copertina il momento della consegna dell’opera, con il parroco don Guido Mizza, i restauratori e alcuni rappresentanti della comunità)