Revelant (AR): “Basta svendere l’energia elettrica della montagna”
Chiudere la stagione della svendita dell’energia idroelettrica in Friuli Venezia Giulia. È questo l’obiettivo della proposta di legge presentata da Roberto Revelant (Autonomia Responsabile) e sottoscritta da tutti i gruppi del centrodestra.
Spiega Revelant: “Oggi le grandi derivazioni, gestite da proprietà extraregionali, generano quasi il 70% della produzione idroelettrica del Friuli Venezia Giulia. Questo significa che l’energia prodotta dai nostri fiumi, in sette casi su dieci, riempie le casse di imprese di altre realtà e crea posti di lavoro altrove.
“È doveroso che la Regione prenda possesso delle sue risorse e alimenti una spirale virtuosa che crei posti di lavoro e rimetta in moto l’economia della montagna friulana e, di conseguenza, di tutto il territorio”.
Ancora Revelant: “La Giunta Serracchiani ha finalmente recepito le nostre istanze e ha aumentato i canoni per le grandi derivazioni: con questo accorgimento, le entrate per il bilancio regionale aumenteranno di oltre due milioni di euro l’anno”.
Il consigliere aggiunge tuttavia che “questo deve essere solo il primo passo di un percorso più ampio e completo: la mia proposta di legge punta a istituire una società a partecipazione regionale che possa diventare titolare di concessioni di derivazioni idroelettriche, in scadenza e non, e che possa estendere la propria attività in più settori legati all’energia.
“Questa iniziativa ricalca semplicemente quanto avviene da anni nelle province autonomie di Trento e Bolzano: questi sono gli strumenti che danno sostanza e concretezza al concetto di autonomia regionale”.
Revelant chiude: “Una gestione corretta e responsabile dell’energia idroelettrica potrebbe finalmente rilanciare il territorio montano e garantire, contestualmente, una nuova, ingente entrata per le casse della Regione. Inoltre, la società fungerebbe da garante anche sotto il profilo della tutela ambientale.
“Abbiamo una grande risorsa, l’acqua, e le capacità e gli strumenti per usarla in modo corretto, equilibrato e vantaggioso per l’occupazione e l’economia. Il mio auspicio è che la maggioranza di centrosinistra e la Giunta valutino con attenzione questa proposta di legge e si arrivi a un’approvazione in tempi rapidi.
“Non ha senso rivendicare la paternità della norma, conta dare alla comunità nuove opportunità e risorse. Quali benefici economici garantirebbe una società regionale? Difficile fare una stima, ma chi lavora nel settore sa che si tratta di somme che potrebbero davvero fare la differenza, sia per il bilancio regionale sia per i posti di lavoro sul territorio”