Riaperto il Passo di Monte Croce Carnico. Carnia e Carinzia di nuovo unite
“Oggi è un giorno di grande soddisfazione per il nostro territorio. A un anno dalla frana che devastò il Passo di Monte Croce Carnico, riapriamo la strada statale 52bis, che inizialmente sarà percorribile a senso unico alternato, in attesa della completa operatività. Si tratta di un’arteria transfrontaliera, un ponte tra territori e culture fondamentale per il turismo, gli scambi commerciali e la vita delle comunità di Italia e Austria”. Così il Governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga si è espresso alla cerimonia di riapertura del Passo, avvenuta nel pomeriggio di sabato 25 gennaio, accompagnato dall’assessore regionale alle infrastrutture Cristina Amirante, dal presidente del Land Carinzia Peter Kaiser e il suo vicepresidente Martin Gruber, dal sindaco di Paluzza Luca Scrignaro, il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini e il responsabile della struttura territoriale del Friuli Venezia Giulia di Anas Ettore de la Grennelais.
“Un ringraziamento speciale – ha aggiunto – va alle maestranze e ai tecnici che, con grande impegno e professionalità, hanno lavorato senza sosta. Un risultato che dimostra la forza del lavoro di squadra tra Regione Friuli Venezia Giulia, il Land della Carinzia e tutti gli enti coinvolti”.
A partire da oggi la strada sarà aperta esclusivamente alle sole autovetture (escluse moto, bici, roulotte, mezzi a traino, camion) il sabato e la domenica dalle 8 alle 17 (orario con luce naturale), con transito a senso unico alternato, regolato da movieri per consentire il completamento delle ultime lavorazioni. Data la dimensione della frana abbattutasi sulla strada, l’intervento di messa in sicurezza del versante e il ripristino della viabilità esistente ha richiesto 15 milioni di euro, la metà dei quali stanziati dalla Regione e il restante da Anas.
“Oltre ad Anas e a tutte le maestranze che hanno permesso di ottenere questo risultato voglio ringraziare il presidente Kaiser e il Land Carinzia, perché la costante collaborazione con loro ci ha consentito di raggiungere obiettivi sfidanti in tempi ragionevoli. Abbiamo la consapevolezza di operare su un versante fragile, quindi stiamo valutando quali siano le ipotesi migliori per evitare che si possano ripetere interruzioni della strada che quella causata dalla frana del 2023. Proseguiremo quindi la forte collaborazione avviata con la Carinzia per proteggere questo collegamento importantissimo per le nostre comunità, che ormai vivono in contatto costante, individuando assieme le soluzioni migliori per farlo”.
Un pensiero condiviso dal presidente del Land Carinzia Peter Kaiser, il quale ha evidenziato come la cooperazione transfrontaliera tra la Carinzia e il Friuli Venezia Giulia in questa circostanza si sia dimostrata essere costituita da fatti reali e non solo da parole, infatti, la giornata odierna dimostra che insieme in un’Europa unita riusciamo a fare molto per le nostre comunità.
L’assessore Amirante ha quindi rimarcato che “essere oggi qui a vedere le prime auto passare è una grande soddisfazione, perché dopo la frana la strada sembrava quasi irrecuperabile. Grazie all’impegno profuso da tutti i soggetti coinvolti, tra cui numerose imprese locali, presto sarà possibile percorrerla senza alcuna limitazione. Si è trattato di un intervento complesso svolto in maniera eccellente, che ci ha dato l’occasione di sperimentare nuove reti paramassi di ultima generazione che riescono a trattenere carichi molto elevati e di conseguenza – affiancate al sistema di monitoraggio costante – garantiscono la messa in sicurezza dell’area”.
“Grande soddisfazione oggi essere qui con il Presidente Fedriga, l’assessore Amirante e gli amici austriaci e vedere riaprire il Passo dopo un evento così devastante e vasto come è stata la frana di dicembre 2023. Questo evento ci ha fatto capire che non possiamo più arrampicarci sulle montagne e ci ha dato la spinta per trovare una soluzione a lungo termine per una viabilità moderna sicura e veloce che dia viluppo a tutta l’area. Come tutti sanno, per me, la migliore soluzione è una galleria. Sono felice che gli operatori economici e la maggioranza degli amministratori condividano questo progetto.” Questo il commento di Stefano Mazzolini, vicepresidente del Consiglio regionale del FVG.